Un bosco che sia accessibile a tutti Gli studenti abbattono le barriere

I ragazzi del Bramante Genga al Beato Sante di Mombaroccio: ecco il progetto nella natura

Anche un bosco può avere barriere architettoniche. Per progettare una passeggiata nel verde accessibile a tutti, gli studenti dell’Istituto tecnico Bramante Genga hanno preso come modello Il Beato Sante di Mombaroccio. Nel bosco storico legato alla tradizione dei frati francescani, meta di pellegrinaggio per fedeli e amanti della natura, gli studenti hanno dato appuntamento a tre associazioni del terzo settore (Unione italiana ciechi; la Cooperativa Alfa specializzata nella disabilità mentale; la cooperativa Mosaico, specializzata nella disabilità motoria); ad un esperto Tecnogym, per una consulenza tra attività sportiva e tecnologie compensative; al sindaco di Mombaroccio, Emanuele Petrucci.

"Grazie alle associazioni – spiega la preside Cinzia Biagini – i ragazzi, con la guida degli insegnanti Luca Bondi e Nadia Mazzarella, metteranno a fuoco le barriere architettoniche, naturali, e gli accorgimenti possibili per superarle. L’esperto della Tecnogym e il sindaco Petrucci, che ringrazio per la disponibilità, hanno spiegato ai ragazzi le esigenze amministrative (permessi, documenti, norma sulla sicurezza…) e le soluzioni tecniche praticabili, con l’uso di interventi tecnologi o meno".

L’obiettivo finale dei ragazzi sarà quello di ipotizzare dei percorsi nel verde accessibili a tutti, perché pensati anche per varie disabilità.

"E questo – ha concluso Biagini – sarà l’applicazione pratica del progetto Design for All, o Universal Design, o anche Inclusive Design, ovvero metodologie progettuali che mirino a conseguire l’idoneità nell’uso di luoghi, prodotti e servizi ad ampio spettro tra la popolazione, senza limiti o confini per chiunque".

Solidea Vitali Rosati