Un direttore d’orchestra per il liceo Marconi

Il nuovo preside, Luca Maria Antonio Testa, è anche uno stimatissimo musicista: "Fare tutto bene non si può, è giusto scegliere"

Migration

Il preside Riccardo Rossini

Cambio al vertice del liceo scientifico Marconi: il preside Riccardo Rossini, passa il testimone al nuovo dirigente scolastico – Luca Maria Antonio Testa – e va a guidare l’Istituto agrario Cecchi. L’avvicendamento, desta interesse, emozione e curiosità. Quest’ultima è soprattutto per il nuovo – Testa –, classe 1976, il quale vanta nel suo currisulum una importante vocazione musicale: ha diretto orchestre internazionali e l’ultima volta che è salito sul podio è stato per dirigere l’orchestra del teatro Petruzzelli, in un concerto prima del Covid. "Fare bene tutto non si può. E’ giusto scegliere – osserva Testa, al telefono –. Ho deciso di mettere da parte una carriera avviata per dedicarmi alla scuola. Fare il musicista girovago non consente di avere una famiglia, invece, importante per me. Considero come una opportunità la direzione di una scuola. Tanto più si tratta, insieme allo scientifico, di un liceo musicale e coreutico. Ritengo sia una opportunità mettere al servizio della comunità e dei ragazzi le mie esperienze. Sono inoltre onoratissimo di seguire la scia del dirigente Rossini, molto stimato. E’ conosciutissimo, come presidente di Anp e affettuosamente, “il preside dei presidi“".

L’avvicendamento desta emozione. Sono due giorni – da quando la notizia si è diffusa – che Rossini riceve lettere di stima, telefonate segnate dal dispiacere di vedere il tramonto di un’epoca durata 12 anni. Anche nel curriculum di Rossini trapela una vocazione importante – quella di astronomo – messa da parte per diventare "uomo di scuola". Con il Marconi è stato un legame saldo, iniziato nel 1977 da studente, continuato nel ’90 da professore di fisica; nel ’97 vicepreside (scelto dai colleghi perché eletto dal collegio dei docenti); preside dal 2010 al 2022, dopo aver retto per tre anni, un’altra grande scuola come l’Itis Mattei di Urbino. Il segno innovativo di Rossini da leader educativo, è nell’aver introdotto, al Marconi, i corsi complementari: gli studenti personalizzano il percorso di studi inserendo un tot di discipline. "E’ una modalità che permette allo studente di esplorare le proprie attitudini – dice Rossini –: la ritengo un vero cambiamento, propedeutico all’università o al lavoro. L’abbiamo introdotta perché la scuola deve rimanere al passo della società, non rincorrerla. La scuola un tempo era avanti la società perché si rivolgeva ad una base analfabeta. Oggi che la società viaggia ad una velocità supersonica, con internet e e la tecnologia, la scuola non deve arrancare. Ecco perché “la scuola con il futuro dentro“ è il motto che ho pensato per il Marconi".

Rossini ha una grande passione, che tutti conoscono, anche se non compare nel curriculum. E’ la campagna. "Vero. I miei genitori erano contadini. Con grande orgoglio mio padre mi ha sempre detto del corso di potatura che fece proprio all’agrario, scuola eccelsa, allora ed oggi". Dai genitori ha ereditato un’azienda agricola che cura come un rifugio dell’anima. Mentre ci parla Rossini è sul trattore: "dove amo passare le ferie". Donatella Giuliani, amatissima preside del Cecchi, dal 1 settembre in pensione, se ne va tranquilla.

Solidea Vitali Rosati