Un giovane fanese alla corte di John Elkann

E’ tra i 30 talenti internazionali selezionati per ’Venture Originator’, programma di accelerazione per start up innovative della holding Exor

Migration

C’è anche un giovanissimo studente fanese, tra i 30 talenti internazionali selezionati da John Elkann per il suo progetto Vento (Venture Originator) il programma di accelerazione per start up innovative della holding Exor della famiglia Agnelli-Elkann. Si chiama Filippo Sergenti (foto), ha appena compiuto 20 anni, studia Ingegneria Fisica al Politecnico di Milano e negli ultimi mesi è stato impegnato nello sviluppo di un’idea imprenditoriale, lavorando full time (e retribuito) negli spazi dello Startup Village di Ogr Tech di Torino.

Qui ha sviluppato, assieme ad altri due giovani aspiranti imprenditori, la start-up Tatami, la prima accademia di gioco che permette a tutti di migliorare le proprie performance nel gaming. "I videogiochi non sono più quelli di una volta - ci spiega Filippo -. L’industria del gaming già vale più di quella dei film e della musica messe assieme e si stima che per il 2025 raggiungerà i 268 miliardi. Con i montepremi sempre più alti dei tornei il "gamer" sta diventando sempre di più una opportunità per tanti appassionati, e in questo scenario entra Tatami, la prima accademia al mondo per i videogiocatori". Ogni 3 persone che si incontrano per strada, almeno 1 gioca ai videogiochi. "A molti di questi interessa migliorare e capire il gioco per divertirsi di più - prosegue Filippo, spiegando la filosofia che sta alla base del suo progetto imprenditoriale -, abbiamo scelto di lavorare a tatami perché vorremmo aiutare tutti gli appassionati a farsi una carriera in questa industria come coach, condividendo quello che hanno imparato negli anni con giocatori meno esperti. Pensiamo che il gaming non solo stia diventando uno sport ma anche un punto di incontro tra le generazioni, molti dei nostri primi clienti infatti si dividevano sia in giovani ragazzi vogliosi di vincere o, nostra sorpresa, genitori e zii curiosi di capire il passatempo dei propri figli e nipoti". Tatami è una delle 8 start-up presentate il 13 giugno scorso ad un gruppo di facoltosi investitori, da questi 30 aspiranti imprenditori provenienti da ogni regione d’Italia, oltre che da Austria, Germania e Stati Uniti. Come Filippo tutti hanno iniziato il percorso a febbraio di quest’anno, uniti dalla stessa ambizione: creare un business scalabile a livello internazionale e diventare imprenditori di successo. "Il mio percorso è stato un po’ strano perché la mia candidatura è arrivata in ritardo, ma sono stato preso lo stesso perché ritenuto ‘interessante’ - conclude Filippo -. E’ stata una bellissima avventura, una sfida emozionante da portare avanti in team. La nostra sfida in particolare era per l’industria dei video giochi. E penso che l’abbiamo vinta creando quella che alla fine è una scuola, per un mondo parallelo. Ora aspettiamo di trovare degli investitori, ma finché non si firma non posso dire nulla di più…". Quello che si può dire è che a differenza di quanto non si possa pensare Filippo non è mai stato appassionato di video giochi, ma al contrario è sempre stato affascinato dalla programmazione, tant’è che in tempo di pandemia aveva avviato un’altra start up, poi fallita, per la creazione di menù digitali per la ristorazione, quelli visibili tramite Qr code. Questa volta, invece, a tenere a battesimo la sua impresa è niente meno che John Elkann.

Tiziana Petrelli