NICOLA PETRICCA
Cronaca

"Un giovane su 3 cambierebbe regione per un lavoro “green“"

La transizione ecologica va accompagnata da misure di sostegno che, se concrete, sarebbero apprezzate dalla popolazione. Lo sostiene Gianluca Carrabs,...

Gianluca Carrabs, Angelo Bonelli e Sabrina Santelli, Scuola Langer, coscienti giovani

Gianluca Carrabs, Angelo Bonelli e Sabrina Santelli, Scuola Langer, coscienti giovani

La transizione ecologica va accompagnata da misure di sostegno che, se concrete, sarebbero apprezzate dalla popolazione. Lo sostiene Gianluca Carrabs, della direzione nazionale di Europa Verde, sulla base dei risultati del sondaggio “Nuove professioni green“, presentato durante la Scuola Langer, coscienti giovani in corso a Urbino. "Abbiamo chiesto a un campione di 800 italiani, rappresentante tutte le età, se fosse favorevole a detrazioni fiscali per lavori green e agricoltura sostenibile: quasi 4 su 5 hanno detto sì – spiega –. Questo fa capire che dobbiamo andare sempre più verso un’ecologia che non sia solo un fattore sociale e didattico, ma soprattutto economia. È emerso anche che un giovane su 3 sarebbe disposto a cambiare regione per accettare un lavoro green e, secondo la maggioranza, un impiego in tale settore dà abbastanza stabilità economica. Per i prossimi anni è stimato un aumento del 30% di posti di lavoro in questo campo: tali dati e il successo di questa Scuola dimostrano che chi investe in formazione e studio, specializzandosi in professioni green, trova lavoro".

La presentazione è stata anche l’occasione per Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde e deputato di Avs, e per Sabrina Santelli, co-portavoce di Europa verde Marche, di partecipare alla Scuola Langer, al pari dei politici e tecnici che li hanno preceduti e li seguiranno. Santelli si è detta "felicissima di aver organizzato la prima scuola politica nelle Marche e a Urbino, città universitaria, dove dovrebbero circolare idee e persone. L’obiettivo è avvicinare i giovani alla politica, non come spettatori, ma da protagonisti". Bonelli ha ringraziato i 43 partecipanti – a cui si aggiungono sette uditori di Uniurb – perché "convinto che i leader dei Verdi di domani siano anche in questa sala" e poi ha intrecciato il discorso dei cambiamenti climatici e dell’indipendenza energetica alla geopolitica: "Costruire un nuovo modello energetico, affinché sia possibile per più Paesi produrre energia o averne a basso costo, è necessario anche per porre le basi per una pace più solida. La geopolitica, come l’abbiamo immaginata, è in discussione: ora anche siccità, desertificazione, spostamento dei fiumi cambiano tutto. Perciò dobbiamo mettere al centro democrazia e difesa del diritto internazionale, affrontando anche la crisi climatica con politiche che abbiano una dimensione etica, quella di pensare alle generazioni future".

Nicola Petricca