
Terrorizzata da un 53enne di Fossombrone, una donna è stata costretta a rifugiarsi dalla madre
Un inferno, per lei e la figlioletta di tre anni. Questa, da tempo, era diventata la vita di una donna che per fuggire al suo ex convivente, un 53enne di Fossombrone, nelle settimane scorse ha dovuto rifugiarsi nella casa della madre, ad Ancona.
Qui il 53enne era andato per riprendersi la bambina, dopo aver inviato alla madre numerosi messaggi contenenti minacce. A quel punto la donna ha chiamato la polizia che ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare emanata dal Gip del Tribunale di Urbino, che era competente del fascicolo: è stato quindi disposto l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento a una distanza non inferiore a 500 metri, con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il reato di cui il 53enne è accusato è maltrattamenti in famiglia, aggravati, nei confronti sia della ex che della bambina.
L’episodio più grave, in base all’accusa, sarebbe avvenuto nel marzo scorso. Quando l’uomo avrebbe rinchiuso a chiave la compagna e la figlioletta nella cucina e le avrebbe liberate soltanto dopo le ripetute suppliche della donna; una volta riaperta la porta, si sarebbe avventato sulla compagna afferrandola con violenza per i capelli fino a colpirla con ripetuti schiaffi e urlando contro di lei.
La donna a quel punto, terrorizzata dalla situazione, per lei e per la figlia, lascia la casa, e si rifugia dalla propria madre ad Ancona.
Questo per quanto riguarda l’episodio di marzo. Ma sempre secondo l’accusa, anche in altri momenti l’uomo avrebbe maltrattato verbalmente, psicologicamente e fisicamente la compagna convivente, anche in presenza della figlia minorenne, con atteggiamenti vessatori nei suoi confronti, cui si aggiungevano insulti e gravi minacce, anche di morte.
In alcune circostanze avrebbe aggredito verbalmente la bambina, con frasi ingiuriose e minacciose spaventandola al punto che la piccola si sarebbe messa a piangere coprendosi il volto con le mani, come a volersi difendere.
L’uomo, dopo l’intervento della Squadra Volante di Ancona, è stato invitato a ritornare a Fossombrone.
red. pes.