Un mistero chiamato impermeabile

Ci avete mai pensato che chi si occupa di "giallo", ovvero risolvere delitti o misteri, indossa quasi sempre un impermeabile? Dall’animazione ai romanzi alla televisione al cinema. Alcuni esempi? Il detective Conan e l’ispettore Gadget; Hercule Poirot di Agatha Christie e Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle fino al mitico tenente Colombo (il suo forse è il più iconico) e lei, la regina del giallo: Jessica Fletcher. La mitica Angela Lansbury, bravissima e poliedrica attrice morta martedì.

E’ come se quella tela cerata fosse sigillo di doti speciali: arguzia e perspicacia nonché una intelligenza pratica. Un caso forse che molti di questi siano inglesi o figli di penna (o fantasia) British? L’impermeabile è stato inventato dallo scozzese Charles Mackintosh, chimico di professione, che brevetta nell’Ottocento un tessuto in lana rivestito. Poi Thomas Burberry lo fece diventare un capo all’ennesima potenza dell’eleganza, modificandolo e scegliendo la gabardina, con la nascita del trench.

Torniamo alla nostra Jessica, o meglio Dama Angela Brigid Lansbury: ricordo ancora quando da ragazzino divoravo, in estate, i romanzi ispirati al telefilm che in onda tra Rai 1 e Rete 4 non mi bastavano. Anche nel marzo 2020 grazie a Prime mi ha tenuto compagnia. Il suo look è sempre stato perfetto, classico sì ma banale mai. Un campionario infinito di impermeabili e grandi felpe, come da trend dell’epoca, usate nella corsa mattutina a Cabot Cove, sulla spiaggia. Scrittrice un po’ ficcanaso aveva una piega perfetta, sorriso caloroso e camera bag stile Chanel, nere e fango, che sono un cult anni Ottanta. Cappelli ironici in paglia, foulard a carrè e pioniera della green-life: sempre in bici.

Libro della settimana? Uno dei suoi, tra i miei preferiti c’è "Omicidi e Fantasmi". Omaggiamola anche con un profumo: secondo me usava Red Door di Elizabeth Arden.

#FashionissimoCarlino