Un Pasto al Giorno, l’altruismo torna in piazza

Sabato e domenica l’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII contro la povertà: un’offerta per finanziare 7 milioni di pranzi e cene

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Tornano in piazza, per dare uno schiaffo alla povertà, scommettendo sull’altruismo dei pesaresi e di tutta la provincia. Sono i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII che anche quest’anno nelle piazze di Pesaro e della provincia, sabato e domenica prossimi, presenteranno l’iniziativa solidale “Un Pasto al Giorno”, un evento, recita una nota, "che all’opera di sensibilizzazione aggiunge anche un prezioso obiettivo che si fa concreto e cruciale per molte persone in situazioni di grande difficoltà: attraverso iniziative come questa, infatti, la Comunità raccoglie attorno a sé quel sostegno che le permette di garantire ogni anno 7 milioni e mezzo di pasti a persone in povertà e in difficoltà che accoglie nelle sue Case, mense e realtà di aiuto". Il tutto grazie alle offerte che i cittadini di tutta la nostra provincia vorranno fare ai loro banchetti.

"Abbiamo vissuto una fase in cui il mondo moderno è stato messo in discussione – ha spiegato il presidente della Comunità, Giovanni Ramonda –, con la pandemia, la fine della pace nel nostro continente europeo, l’emergenza climatica. Le conseguenze di ciascuno di questi eventi hanno ribaltato il nostro modo di vivere la presenza fisica, le priorità, le relazioni, i luoghi. L’unica via per superare questi cambiamenti è avviando una fase “costruttiva”, dove tutto il mondo cerchi la via della rinascita. Costruire è il verbo della consapevolezza, del fare, un verbo al futuro, che parla di un domani che inizia già oggi, è il verbo della speranza. Un concetto semplice ma fondamentale e fondante, sul quale si basa l’essenza della Comunità che di fronte a un’ingiustizia, a una povertà, a un’emarginazione lavora da oltre 50 anni per costruire quel senso di comunità capace, sostenendoci l’un l’altro, di trovare risposta e speranza per chi aveva perso tutto. Oggi, di fronte all’emergenza sociale a cui assistiamo, vogliamo costruire una tavola dove ci sia posto per tutti".

L’impegno della Comunità, resto, prosegue anche nelle Marche da oltre 50 anni, attraverso l’opera di numerose realtà, tra Case Famiglia, Case di accoglienza e Centri di aggregazione. Sono tantissime le persone che negli ultimi mesi vi hanno trovato non solo un riparo o un pasto caldo, ma anche un punto di riferimento per far ripartire la propria vita. Basti pensare che nelle Marche la povertà relativa continua a farsi sentire tra le famiglie, con un’incidenza del 6,8% (dati Istat).

Come ogni anno, non mancherà un piccolo gesto simbolico: i volontari della Comunità, distribuiranno a chi prenderà parte all’evento un libricino con sette preghiere in sette lingue diverse. Un modo per sottolineare ancora di più quanto si possa e ci si debba sentire una comunità.