ALICE MURI
Cronaca

Un rombo internazionale . Pesaro calamita del ’Motogiro’. Centauri da tutto il mondo

Partenza alla grande ieri alla Palla. Oltre 150 i partecipanti, il 60% dei quali stranieri:. Germania, Argentina, Norvegia. Per Brigitte è la 13ª volta, per Ludmilla invece la prima.

Partenza alla grande ieri alla Palla. Oltre 150 i partecipanti, il 60% dei quali stranieri:. Germania, Argentina, Norvegia. Per Brigitte è la 13ª volta, per Ludmilla invece la prima.

Partenza alla grande ieri alla Palla. Oltre 150 i partecipanti, il 60% dei quali stranieri:. Germania, Argentina, Norvegia. Per Brigitte è la 13ª volta, per Ludmilla invece la prima.

Il rombo dei motori è un linguaggio universale. E ieri lo hanno dimostrato anche gli oltre centocinquanta motociclisti presenti alla partenza del Motogiro D’Italia, manifestazione storica dedicata alle due ruote organizzata dal Moto Club Terni, che quest’anno ha scelto Pesaro come prima ed ultima tappa dell’evento. Già dalle prime ore del mattino i partecipanti alla manifestazione si sono radunati in piazzale della Libertà per la partenza: oltre il 60% gli stranieri presenti, provenienti da cinque continenti, che tra una parola in inglese ed un gesto di intesa, si scambiavano consigli per affrontare il percorso.

"E’ la tredicesima volta che partecipo al Motogiro D’Italia – dice Brigitte Brenner, presente alla manifestazione insieme al marito Michael Cassel, ma ognuno in sella alla propria motocicletta -. Noi veniamo dalla Germania, da una città vicino a Dusseldorf, io sono con una Triumph. Eravamo già stati a Pesaro, perché in passato il Motogiro aveva già fatto tappa qui: è una città molto bella, dove c’è il mare e si respira la passione per la moto. Tavullia è poco distante così come il circuito di Misano. E poi qui vive Pecco Bagnaia. Credo che ci sia tanto turismo legato alle moto qui a Pesaro. Aggiungo poi che l’Italia è bellissima: solo qui mentre sei in giro con la tua moto, i bambini ti salutano per strada oppure puoi sederti in un bar a prendere un caffè e vivere un’atmosfera unica, tutta italiana".

A pochi passi da lei sta preparando la sua Norton, Henrik Braathen: "Io vengo dalla Norvegia, è la seconda volta che partecipo al Motogiro, ma è la prima volta che sono a Pesaro. E’ bello essere qui perché so che c’è una importante tradizione motociclistica". Tra i partecipanti che arrivano da più lontano c’è Ludmilla Nekola, 29 anni: "Vengo dall’Argentina, precisamente da Cordoba e sono qui con mio padre – dice -. E’ la prima volta che vengo in Italia, mio padre invece c’era già stato perché è un restauratore di moto storiche e quella con cui concorro al Motogiro l’ha restaurata proprio lui. Si tratta di una Tehuelche (una motocicletta nata in Argentina alla fine degli anni ’50, ndr)".

Presente anche un gruppo che a Pesaro è invece di casa, quello rappresentato da alcuni soci del Moto Club e del Registro Storico Benelli. Accompagnati alla partenza dal presidente dell’associazione, Marco Brusciotti e dal direttore del Museo Benelli, Paolo Marchinelli, c’erano Claudio Paladini in sella ad un MotoBi Catria 175 e Riccardo Nicolini, con la sua Benelli Leoncino. A salutare il gruppo anche Paolo Campanelli, storico pilota pesarese che tra l’altro vinse anche il Motogiro. Al suo fianco il presidente del Moto Club Terni, Massimo Mansueti, il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, l’assessora allo Sport, Mila Della Dora e Alberto Paccapelo, presidente di Terra Piloti e Motori. Tra i partecipanti anche Emerson Gattafoni, conduttore, regista tv e motoviaggiatore e Pier Paolo Bianchi, tre volte campione del mondo.