Un segreto di Raffaello Sanzio nel fumetto di Carlo Migani

Si presenta domani nel salone del Circolo Cittadino urbinate il racconto che unisce fantasia e alcuni fatti reali

Migration

Si intitola “Stupefacente Figura“ il fumetto realizzato per omaggiare il divin pittore dall’artista urbinate Carlo Migani, che sarà presentato domani mattina alle 10,30 nel salone del Circolo Cittadino in piazza della Repubblica. 76 pagine colme di disegni, stampate da Stibu Urbania, acquistabili a 12 euro, che vogliono presentare un Raffaello insolito tramite una vicenda immaginaria.

Migani, quando si è accesa l’idea?

"Disegno fumetti da sempre, ci ho pensato in occasione dell’anniversario, quando ho realizzato anche una medaglia su di lui, poi la pandemia ha rallentato il tutto, anche se devo dire che è stato abbastanza breve disegnarlo; c’è voluto più tempo per documentarmi a fondo sulla sua vita: volevo tracciarne un profilo non banale, così ho letto numerosi testi e saggi di studiosi locali e internazionali".

Cosa troveremo sfogliandolo?

"Oltre al fumetto, che ho disegnato esclusivamente a matita in bianco e nero, ci sono altre pagine di spiegazione su luoghi e personaggi e la copertina a colori. Colori che saranno anche in 14 tavole speciali tratte dal libro esposte per una settimana al Circolo Cittadino".

E la storia?

"Non è la classica biografia del Sanzio. La trama prende avvio un giorno del 1515: il trentaduenne Raffaello giunge segretamente in Urbino insieme al giovanissimo allievo Giulio Romano per dipingere un “Bacco e Arianna“ in una misteriosa antica cisterna. Nella notte però accade un incontro con un personaggio misterioso che porterà il pittore a un lungo dialogo con questa figura. Di più non posso dire".

E’ una storia di fantasia?

"La vicenda del suo ritorno a Urbino e della conversazione sono in effetti un pretesto inventato, ma poi Raffaello racconterà vicende reali. È tutto tratto dalla sua storia vera. Si parlerà sia delle commissioni papali che della vita privata, delle amicizie, dei cardinali…".

Qualche curiosità?

"Il fumetto suggerisce anche delle teorie riguardo alla sua precoce morte: in quel periodo a Roma c’è una lunga serie di morti strane. Poi si parlerà anche dell’identità della Fornarina e emergerà nel complesso un Raffaello non così delicato, angelicato, pittore solo di madonne come la storia a volte ha voluto farlo passare: era una persona molto determinata, energica, un colto umanista. Per il resto, bisogna leggerlo".

Giovanni Volponi