"Un temporale non basta, il rischio siccità resta"

L’ax assessore provinciale, Luigi Tagliolini: "Sono caduti 16 millimetri, ce ne volevano 60. E Il problema vero sono gli sprechi"

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L’emergenza alle porte dell’estate sarà quella dell’acqua. Ed a lanciare l’allarme è l’ex assessore provinciale Luigi Taglioni di Europa Verde. "Perché non vale dire che l’altro ieri ha piovuto, perché ha fatto 16 mm d’acqua che nel terreno è penetrata per poco più di 5 centimetri. Per stare su ordini normali sarebbe dovuta cadere pioggia per 60 millimetri".

Il problema qual è?

"Che consumiamo più acqua di quella che abbiamo. I dati parlano chiaro: la nostra provincia in questo momento consuma 2000 litri al minuto e ne abbiamo 1500. Uno capisce bene che le cose così non possono andare avanti".

Sarà un’estate con il rischio dell’emergenza?

"In questo maggio appena finito ha piovuto meno dello scorso anno. Per cui se non ci sarà massima attenzione da parte della gente ci potremmo ritrovare in emergenza nel pieno dlela stagione".

Ma ci sono i pozzi da aprire...

"Sì, ma la situazione non cambia perché i pozzi del Burano probabilmente verranno aperti anche questa estate se andiamo avanti così. E forse verrà anche prelevata acqua dalla diga di Mercatale che invece dovrebbe essere usata per l’agricoltura".

Faccia capire Taglioni, dov’è tutto questo spreco?

"Un rubinetto aperto vale 5 litri al minuto, una doccia 60 litri e c’è chi ne fa due-tre al giorno. Poi vogliamo parlare delle piscine...".

Qual è il problema?

"Una piscina olimpica come quella di Pesaro ha 2 milioni e mezzo di litri, una piccola per bambini contiene 3500 litri".

C’è chi dice che già vede girare autobotti in provincia: vero?

"Risulta anche me, ma questo però va accerrtato con Marche Multiservizi. Potrebbe comunque essere che qualche amministrazione sià in sofferenza".

L’unico consiglio da dare alle persone è: lavarsi meno?

"Non dico questo – prosegue Taglioni –, ma dico di stare attenti di non sprecare l’acqua perché non c’è per cui va trattata come se fosse oro. Noi tutta l’acqua che potabilizziamo la prendiamo dai due invasi dell’Enel e rispetto alle altre provincia marchigiane noi questo invaso non l’abbiamo. Non è che cambi molto in verità perché il problema dell’acqua non è solo il nostro ma direi che è proprio generale".

Ma le città costiere con gli alberghi pieni di turisti andranno con il contagocce?

"Speriamo di no, speriamo che non scatti l’emergenza, ma potrebbe essere anche possibile".

Ma tutta la riserva della cosiddetta ‘botte’ del Nerone che fine fa?

"Metà va a finire sul Burano e quindi alimenta il potabilizzatore, un’altra parte va a finire in alcuni comuni come Urbino, Fermignano, Acqualagna e Urbania. Poi la stessa acqua va a finire nella captazione della ex Valdimeti che l’imbottiglia e la vende anche a caro prezzo perché è acqua di roccia e quindi pregiata".

Faccia capire, con la stessa acqua uno ci lava i piatti e fa la doccia, e dall’altra parte diventa acquas minerale?

"Per quanto possa sembrare strano, è proprio così".

m.g.