NICOLA PETRICCA
Cronaca

Un tuffo nel clima rinascimentale. Alla Pieve il compleanno del duca

A Santo Stefano di Gaifa Federico da Montefeltro trascorse i primissimi anni di vita. Viaggio nel passato. Saranno riportati alla memoria i grandi eventi religiosi di allora e il gioco sarà una parte integrante.

In alto don Davide, Di Paoli e Mancini; in basso Carletti, Bartolucci e Simoncelli

In alto don Davide, Di Paoli e Mancini; in basso Carletti, Bartolucci e Simoncelli

Anche nel 2025 il Compleanno del duca si festeggerà alla Pieve di Santo Stefano di Gaifa, alle porte di Canavaccio e del territorio urbinate, dove Federico da Montefeltro trascorse i primissimi anni di vita. Stavolta, però, oltre a fare rievocazione storica, il 7 e 8 giugno l’Ars Urbino ducale, l’Arcidiocesi e il Circolo culturale Pieve di Gaifa riporteranno alla memoria i grandi eventi religiosi di allora e il gioco sarà parte integrante del racconto, per renderlo accessibile anche alle famiglie.

"Abbiamo deciso di continuare il cammino cominciato insieme per valorizzare meglio il territorio, dopo aver esportato l’evento alla Pieve – spiega Flavio Di Paoli, presidente Ars –. Tempo fa partimmo dalla battitura del conio dei tempi del duca, oggi lavoriamo a una manifestazione più strutturata e stavolta avremo anche un evento per la Pentecoste, omaggiando il duca in un connubio di storia e fede". "Gaifa, il cammino dei pellegrini" sarà il sottotitolo dell’edizione e ne rivela una parte centrale, come spiega Giuliana Carletti, del Circolo culturale: "Domenica, dalle 9, ripercorreremo i sentieri dei pellegrini, dalla pieve alla Torre della Brombolona, mostrando come lo spostarsi a piedi fosse sia un’utilità, sia un’esperienza. Poi parleremo di biodiversità, visitando il campo vetrina di Prometeo, e pranzeremo in abbazia. Per quanto riguarda il tema della fede, nell’anno giubilare, proveremo a far riemergere quello che poteva essere un Giubileo ai tempi di Federico". L’evento si aprirà, sabato alle 17, con la vera novità, un’iniziativa per giocare con la storia. "Dei figuranti, disseminati nel territorio, racconteranno l’antica abbazia di Santo Stefano che ora non c’è più, in maniera anche giocosa, dedicata ai più piccoli – spiegano l’archeologo Matteo Bartolucci, membro del Circolo, e l’illustratrice Chiara Simoncelli –. Dopo la camminata ci sarà un momento in cui si disegneranno e coloreranno i figuranti incontrati, inserendoli in una ricostruzione storica dell’abbazia, sempre disegnata. La storia mostrerà il Federico infante". Domenica pomeriggio ci sarà la rievocazione vera e propria, con giochi storici e musica, corteo, riti sacri e messa con canti gregoriani del Coro polifonico di Fermignano. Entrambe le giornate saranno chiuse da una cena con menu sia medievale, sia contemporaneo.

Ad accompagnare la manifestazione sarà Tiziano Mancini. "È molto rilevante che dei giovani intellettuali si siano accorti dello spaesamento e dell’abbandono delle chiese rurali – conclude il vicario episcopale don Davide Tonti –. Anche il lavoro che fa l’Ars coniuga l’esperienza variegata di memoria storica di Urbino, risalente a quando eravamo al centro dell’Europa. Allora, la Chiesa è interessata a questo e soffia su ciò che fanno il Comune e gli enti, perché condividiamo l’amore per il nostro territorio".

Nicola Petricca