Una firma per Urbino internazionale

Promuovere attività formative, culturali e turistiche ma anche di accoglienza del territorio in Urbino. Tutto questo al fine di sviluppare politiche virtuose per l’internazionalizzazione:

per raggiungere la quale ieri

è stata firmato il protocollo di intesa tra Università di Urbino e gli enti locali, come Comuni ma anche Erdis; Galleria Nazionale delle Marche, Fondazione Carlo e Marise Bo, Isia e Accademia di Belle Arti solo per citarne alcuni. Una iniziativa questa nata dalla pro rettrice all’internazionalizzazione Antonella Negri e da Fabrizio Maci. L’accordo è stato firmato con il rettore Giorgio Calcagnini nell’aula del Consiglio a Palazzo Bonaventura.

"Nel dettaglio si tratta di un protocollo con gli attori di tutto il territorio, tra questi ci sono quelli che si occupano di alta formazione come Isia, Accademia di Belle Arti e Università e che quindi sono in grado di favorire l’internazionalizzazione.

Ci sentiamo responsabili di questo perché è un modo di far conoscere il nostro territorio al resto del mondo. Ho citato gli enti di alta formazione ma ci sono i comuni come Urbino, Urbania e Fermignano così come Erdis, Palazzo Ducale. Questi sono tra i principali".

Una sinergia con tutto il territorio circostante che porterà una nuova e diversa propulsione, da oggi e negli anni prossimi.

"Questo è infatti l’obiettivo

e speriamo che le scelte che faremo vadano in questa direzione, penso che sia l’interesse di tutti. Urbino è sempre stata - ha sottolineato il rettore Giorgio Calcagnini -, al centro dell’interesse di studiosi e turisti grazie alla sua tradizione che è viva dal Rinascimento. Bisogna anche dire che Urbino ha difficoltà ad essere raggiunta, quindi queste sinergie servono anche a far sì che l’interesse per il territorio non sia limitato ad un singolo soggetto, come ad esempio l’Università, ma anche a tutti gli altri. Così da diventare un fattore di attrazione in maniera omogenea", ha concluso Calcagnini prima di firmare il protocollo.

Francesco Pierucci