REDAZIONE PESARO

Una luce per Gaza. Piazzale Innocenti s’illumina di candele: "Fermiamo la strage"

Anche Pesaro ha aderito all’iniziativa lanciata da Amnesty sul territorio nazionale. "Battaglia civile al di là delle appartenenze".

Anche Pesaro ha aderito all’iniziativa lanciata da Amnesty sul territorio nazionale. "Battaglia civile al di là delle appartenenze".

Anche Pesaro ha aderito all’iniziativa lanciata da Amnesty sul territorio nazionale. "Battaglia civile al di là delle appartenenze".

Hanno scelto di ritrovarsi in piazzale degli Innocenti non a caso. E’ lì, infatti, nel ’43, che a Pesaro persero la vita 14 persone, quasi tutti bambini, in quella che allora si chiamava piazzale Spalato. Ieri sera, proprio davanti al monumento agli innocenti, in tanti, almeno un paio di centinaia tra i quali il sindaco Biancani, si sono ritrovati al lume di candela, per ricordare le migliaia di vittime palestinesi, tra cui moltissimi bambini.

Si chiama "Una luce per Gaza" l’iniziativa nazionale che ha avuto un’eco anche a Pesaro, proposta dal gruppo locale di Amnesty International guidato da Cristina Campagna. "E’ una iniziativa civile, abbiamo deciso di non mettere loghi o simboli perché deve essere una presa di coscienza che va al di là delle appartenenze". L’iniziativa si è aperta con la lettura di un brano di Marian Khateeb, giovane scrittrice palestinese emigrata in Egitto che fa riferimento alla dignità – che la guerra cancella – del corpo femminile. Poi sono seguiti altri interventi, nei quali sono state espresse le richieste di Amnesty International al governo italiano e alla comunità internazionale: "Sospendere immediatamente la fornitura diretta e indiretta, la vendita o il trasferimento, compresi il transito e il trasbordo, a Israele di tutte le armi, munizioni e altre attrezzature militari e di sicurezza nonché la fornitura di addestramento e di altra assistenza militare e di sicurezza; assicurare che l’Unione europea imponga un embargo completo sulle armi a Israele, relativo in particolare a tutte le armi o le attrezzature o la tecnologia o alle parti che consentono a Israele di mantenere la sua occupazione illegale, comprese le attrezzature di polizia e di sorveglianza utilizzate nel Territorio palestinese occupato; esercitare pressioni diplomatiche per un cessate il fuoco immediato e riconoscere pubblicamente che Israele sta violando il diritto internazionale e commettendo un genocidio".

Poi, il silenzio, e la luce di candele, cellulari, torce, lumini, "per squarciare il buio delle coscienze ed esortare alla mobilitazione e all’azione". Una iniziativa simile, ma in forma di corteo, è stata organizzata ieri sera anche a Fano, con partenza dal Pino Bar.

b.i.