
Il taglio del nastro della scultura «Red Moon» con Leonardo Nobili e le autorità
Al centro della rotatoria di via Solferino, a Villa San Martino, spicca "Red Moon", di Leonardo Nobili. Un’opera "non nuova" alla città, che molti ricorderanno perché fino a qualche mese fa era posizionata, nella sua versione "blu", nell’area verde di via Goito. Realizzata circa 25 anni fa, oggi la scultura ha una nuova veste, "rossa" "come la passione e come la Ferrari", ha detto Nobili. "Grazie ad un gioco di squadra tra Comune e Provincia di Pesaro e Urbino, la scultura ha trovato una sistemazione più centrale. Quando Leonardo Nobili ci ha proposto di spostare la sua opera ci siamo attivati per trovare una collocazione che la valorizzasse – spiega il sindaco Biancani -. L’obiettivo è quello di valorizzare l’artista, allo stesso tempo di arricchire la rete di opere d’arte contemporanee diffuse in città, un patrimonio prezioso che vogliamo ’mappare’ per metterlo a disposizione di visitatori e cittadini".
L’opera, di 6 metri di altezza, è stata realizzata in ferro zincata a caldo per resistere nel tempo appoggiata su una base di acciaio inossidabile. Al taglio del nastro era presente anche il sindaco di Montelabbate Roberto Rossi, Comune di nascita dell’artista, che nel 2009 ha dedicato allo scultore uno spazio d’arte permanente dal nome "Spazio-Nobili Museum". Leonardo Nobili, nato a Montelabbate, a partire dagli anni ’70 si è dedicato all’arte, esprimendosi inizialmente soprattutto con la pittura ad olio. Negli anni ‘80 ha frequentato la scuola d’incisione all’Accademia Raffaello di Urbino, diretta dal prof Carlo Ceci. Ha approfondito, in seguito, le sue ricerche sulla litografia, frequentando assiduamente il laboratorio di Walter Raffaelli. Artista sperimentale, ha attinto visivamente ai luoghi della sua terra, intrecciando allo studio della natura, quello dei paesaggi più "underground" e delle atmosfere decadenti metropolitane dei reperti industriali. Si esprime con diversi linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia, alla performance, fino al video d’arte.
l.d.