"Una sanità migliore? Ascolteremo il territorio"

Baiocchi e il dibattito sulla riforma. Donini: "Cinque Ast sono troppe". Volpini: "Salvate l’azienda Marche nord, è un’eccellenza"

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Il dibattito politico riparte dalla sanità. Ieri è stato partecipato l’incontro pubblico “Sanità, chi la curerà?“ organizzato dal movimento “Apriti Pesaro“ e moderato dall’ex candidato sindaco, docente universitario di Scienze dell’amministrazione all’Università di Urbino, Nicola Giannelli. Il dibattito è stato equilibrato avendo tra i relatori il presidente della commissione regionale sanità, Nicola Baiocchi; Roberto Rossini, segretario camera del lavoro; Fabrizio Volpini, medico di base, presidente commissione sanità nella precedente legislatura, coordinatore Usca in epoca pandemica; Ninel Donini, membro della commissione regionale sanità dal 1995 al 2000, voce autorevole dell’entroterra. "Il senso dell’iniziativa – ha spiegato Giannelli – è di tornare a discutere di sanità, ragionando aldilà dell’evento pandemico. Esso è stato un grosso sforzo ed ha posto dei problemi che il sistema aveva già prima della pandemia. Focalizzeremo tematiche come sanità e territorio ed esploreremo le novità del nuovo Piano socio sanitario. L’attuale è solo il primo appuntamento di una serie".

Sintetizzare le quasi due ore di confronto è inutile: Apriti Pesaro ha garantito una diretta facebook che può essere rivista comodamente in qualunque momento andando sui profili facebook di “Apriti Pesaro“. In linea generale al consigliere regionale Baiocchi è toccato l’onere e l’onore di spiegare le ragioni della riforma, dare i dati su cui la giunta ha elaborato le soluzioni messe nella riforma e rassicurare riguardo la possibilità di migliorare aspetti critici, qualora ce ne fosse bisogno, anche a fronte dell’entrata in vigore della nuova legge: il 1 gennaio. Schietti, ragionati, ma propositivi sono stati gli interventi di Rossini, Donini e Volpini. Donini l’ha detto senza tanti giri di parole: "Cinque Ast sono troppe. A risorse invariate ottenere risultati e miglioramenti sarà impossibile". Soprattutto lo sarà – è stata opinione condivisa di Rossini, Giannelli e Donini – senza risolvere il nodo del personale: "Pur potendo incrementare fino al 10% il fondo per il personale superando i tetti senza contare il contingente Covid perché questo va in deroga – ha detto Rossini – mi chiedo perché la Regione scelga di tenere la spesa per il personale all’8%. Ancora non sappiamo come la Giunta pensa di affrontare la riforma sociosanitaria che non può andare da nessuna parte senza il fattore lavoro". Volpini e Rossini, a più riprese, hanno chiesto di evitare l’omicidio dell’Azienda Marche Nord, nel tempo affermatasi come effettiva eccellenza marchigiana.

Solidea Vitali Rosati