Una sola cassa di espansione su 23 previste

Una sola cassa  di espansione   su 23 previste

Una sola cassa di espansione su 23 previste

La cassa di espansione a Chiusa di Ginestreto per fermare le piene del Foglia è come la Fano-Grosseto. Se ne parla da decenni, di tanto in tanto è l’ennesima volta buona, e si continua a dire che ci sono milioni per realizzarla. Ma non si fa. Ora però sembra che il Comune voglia davvero "scongiurare il pericolo di

piene che possono causare fenomeni alluvionali". "In giunta –

ha spiegato il mese scorso l’assessore Riccardo Pozzi – abbiamo approvato i progetti esecutivi dei tre stralci, in capo ai vari soggetti (Comune, privati e Regione) di modo che ognuno possa partire coi lavori".

Nel giro di dieci anni, i progetti non sono mancati ma sono state numerose anche le esondazioni sia del Foglia che del Metauro. Comunque l’opera sarebbe pronta per essere avviata. Secondo l’accordo di programma la Regione entrerà in scena per realizzare il primo stralcio da 2,5 milioni di euro, poi i privati finanzieranno un secondo stralcio con 1,5 milioni di euro mentre il Comune con contributi regionali e con fondi di bilancio

vincolati per 1,5 milioni di euro,

si dice pronto a partire con i lavori quanto prima. Va ricordato che inizialmente il progetto era quello di realizzare 23 piccole casse di espansione lungo il Foglia. Ne è stata fatta una da 2,2 milioni di euro nella zona di Ca Paci (foto) e l’ha realizzata il consorzio di bonifica. Altre due aree di laminazione sono previste a Montecchio e Montecalvo in Foglia, zona Oasi della Badia mentre sono stati spesi 3,5 milioni per alzare gli argini del Foglia nella zona di Pesaro, in particolare intorno all’area industriale di via Toscana.