Una sola diocesi è realtà Don Sandro entra a Urbino Duomo gremito, tutti felici

Cerimonia solenne ieri nella città ducale per l’insediamento del vescovo di Pesaro, Salvucci. Il sindaco Gambini: "Avremmo preferito averla in esclusiva ma sappiamo che non è possibile".

Una sola diocesi è realtà  Don Sandro entra a Urbino  Duomo gremito, tutti felici

Una sola diocesi è realtà Don Sandro entra a Urbino Duomo gremito, tutti felici

L’unione delle diocesi è infine realtà. Dopo mesi di incertezze, fatti anche di battaglie condotte da diverse componenti della politica e della società, civile e cattolica, dell’entroterra, le arcidiocesi di Pesaro e quella di Urbino - Urbania - Sant’Angelo in Vado sono state unite nella figura dell’arcivescovo Sandro Salvucci. Don Sandro, come ama farsi chiamare, già pastore di Pesaro, ha cominciato ieri il proprio secondo ministero insediandosi tra gli applausi nel Duomo di Urbino, quasi gremito, per la conclusione di una cerimonia partita da lontano. Idealmente, è infatti cominciata sabato, con un cammino dal santuario del Pelingo, assieme ai giovani, a Ca’ Staccolo, poi ripreso ieri da Borgo Mercatale a Palazzo Ducale, dove don Sandro Salvucci ha ricevuto il benvenuto dalle autorità locali, e terminato nella Cattedrale. Sicura che"assieme alle istituzioni e alle due Arcidiocesi suonerà una sinfonia perfetta", Emanuela Saveria Greco, prefetto di Pesaro e Urbino, gli ha chiesto, con il sorriso, "di non provare a rivaleggiare con Rossini". Proprio i sorrisi sono stati il tema della giornata, perché gli amministratori presenti, che avevano avversato la decisione del Vaticano, di fronte al fatto compiuto hanno scelto la via della collaborazione con don Sandro per il bene del territorio: "Avremmo preferito averla in esclusiva, ma sappiamo che non è possibile per i suoi impegni. Perciò avrà la piena collaborazione della comunità, le chiedo solo di coinvolgerci, ne abbiamo bisogno", ha detto il sindaco di Urbino Maurizio Gambini. "Ci sto – ha risposto l’arcivescovo – la prima cosa da fare sarà ascoltare la comunità e camminare con voi. Perciò ho scelto di cominciare il mio viaggio qui passeggiando, perché l’ascolto richiede tempi lenti. A proposito, ho promesso al Club alpino italiano (Cai) di tesserarmi: credo che lunedì mi toccherà - ha affermato, ridendo -. L’importante è non andare ognuno per sé. Io sono solo una goccia nel mare, ma, citando Madre Teresa, non voglio rinunciare a esserlo e invito ciascuno a essere goccia di acqua pura".

Al termine della cerimonia, concludendo il proprio mandato come ultimo arcivescovo esclusivo di Urbino - Urbania - Sant’Angelo in Vado, monsignor Giovanni Tani ha così accolto il nuovo arcivescovo: "Caro Sandro, benvenuto. Questo è un giorno che non dimenticherai. Tanti auguri, a nome di tutti, e buona strada".

Nicola Petricca