La Fano-Roma, una nuova strada per superare la pericolosità della Contessa, in continua manutenzione e spesso chiusa al traffico, e per non condannare all’isolamento Fano e la vallata del Metauro. Udc rilancia la proposta di una infrastruttura che colleghi la superstrada Fano-Cantiano alla superstrada Perugia-Ancona. Un percorso di circa 20 km che, dopo aver sfruttato il primo tratto della Contessa, proseguirebbe con una nuova strada fino a Gubbio.
"Esiste già un progetto – ha fatto presente il responsabile Udc Fano, Stefano Pollegioni – elaborato nel 2008 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e da allora rimasto chiuso in un cassetto (500 milioni di euro il costo ipotizzato allora ndr)". L’idea della nuova strada Fano-Roma è diventata oggetto anche di una interrogazione parlamentare del senatore Antonio De Poli (Udc) che "nel sollecitare la riapertura della Contessa ha avanzato la proposta di un tracciato alternativo". Il consigliere regionale Luca Serfilippi (Lega), che è presidente della commissione che si occupa del Governo del territorio, ha dato la disponibilità a rivedere il Piano regionale delle infrastrutture, già approvato dalla giunta. L’obiettivo è quello di inserire la Fano-Roma tra le priorità, visto che attualmente "è solo previsto un miglioramento della viabilità esistente". Senza un collegamento viario adeguato "il rischio – ha sottolineato Vittoriano Solazzi, responsabile provinciale e portavoce regionale Udc – è l’isolamento del territorio, Fano compresa". Quello di chiedere alla Regione di considerare la Fano-Roma una priorità per il futuro, era un compito che avrebbe dovuto svolgere l’Amministrazione fanese che tanto si vanta di essere il terzo il Comune della regione. Il problema non è solo turistico ma anche di investimento e di evitare che il nostro territorio si trovi sempre più schiacciato tra l’Emilia Romagna e il nuovo dinamismo del sud delle Marche". Sul pericolo isolamento di Fano e della vallata del Metauro ha insistito Fausto Baldarelli di Cna ricordando "l’accordo sottoscritto dalle province di Perugia e Macerata e l’asse Gubbio-Fabriano. Già ora Senigallia e Mondolfo hanno lo stesso PIL turistico di Fano". Il progetto di una nuova strada è stato accolto positivamente anche dal direttore di Confesercenti Matteo Radicchi, mentre la presidente di Confcommercio Fano Barbara Marcolini, pur riconoscendo la validità della proposta per "incentivare il flusso turistico e commerciale" ha manifestato la preoccupazione che l’opera "non sottragga risorse alla Fano Grosseto". Su questo punto sono stati chiari sia Pollegioni sia il presidente provinciale di Udc Marcello Mei: le due infrastrutture non sono concorrenziali e l’una non esclude l’altra.
Anna Marchetti