Urbania, riapre la storica agenzia di viaggi

"La sfida è di portare servizi nuovi in territori da cui molti fuggono e puntare su un turismo sostenibile" l’obiettivo della Casteldurante

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URBANIA

di Andrea Angelini

Verrà presentato giovedì alle 18 il nuovo operatore turistico Casteldurante Viaggi e Turismo, una nuova agenzia di viaggi e servizi al turismo con sede in via Roma. Urbania ha da sempre una lunga tradizione in questo settore ed ora con questo nuovo soggetto riparte: "L’idea nasce dal Raffaello Travel Group - spiegano i titolari - operatore con sede ad Urbino, fortemente radicato sul territorio: d’altra parte chi meglio di chi lo vive può far conoscere la vera identità di un luogo? La maggioranza dei soci è composta da giovani e donne, e l’idea è costruire una serie di servizi utili per tutto l’entroterra e contribuire a farlo conoscere e valorizzarlo".

Non soltanto vacanze, biglietteria aerea, treni, navi, bus, ma anche uno sguardo sull’entroterra, di cui Urbania può diventare la porta di ingresso, con servizi incoming, bike rent, tour guidati dedicati all’enogastronomia e l’artigianato, circuiti in bicicletta e noleggio pullman e minivan. "Il nuovo trend è conoscere la storia dei luoghi tramite le parole e gli occhi delle persone che ci vivono -spiega Margherita Borgiani, una dei soci- questo sarà possibile prenotare sia fisicamente che online, per tutte le esigenze ed i target. L’idea è di portare nell’entroterra una serie di servizi nuovi, mentre spesso molti pensano a fuggire da questi luoghi per carenza di servizi, persone, opportunità, noi pensiamo di fare delle bellezze e tipicità del nostro territorio, un volano per lo sviluppo e contribuire a trasformare le potenzialità in realtà".

La sfida sarà anche far impresa nell’entroterra: "Sicuramente è più difficile emergere rispetto ad altre aziende che sono situate sulla costa, ma questa sfida non è meno stimolante, anzi, come dimostrano tante aziende ed imprenditori illuminati e di altissima qualità che ci sono in queste terre, forse proprio qui c’è qualcosa di speciale. Si tratta di credere in un turismo più attento alla qualità ed alla sostenibilità, forti anche del fatto che negli ultimi anni è cambiato molto il modo di viaggiare e fare turismo. È evidente che in questi due anni sono cambiate le regole e le persone hanno iniziato a valorizzare ed a proporre destinazioni meno frequentate dal turismo di massa: è aumentato l’interesse per i borghi, le cantine, il cicloturismo con servizi sul posto, la ricerca di mete che oltre al bello contemplino la serenità dei luoghi e le nostre zone sembrano proprio rispondere alla descrizione".