Maggio da manuale, nell’800 andò peggio

Temperature e precipitazioni di poco sopra le media secondo l’osservatorio “Serpieri” di Urbino

Sasso Simone e Simoncello (foto di Almo Berretta)

Sasso Simone e Simoncello (foto di Almo Berretta)

Urbino, 14 giugno 2016 - J. P. SARTRE sosteneva che una delle cose più belle da fare a gennaio è leggere poesie, mentre a giugno non c’è niente di meglio che fare una passeggiata. Maggio e giugno sono in effetti mesi che vorremmo durassero tutto l’anno: «E poiché tutta questa bellezza non può essere il Paradiso, so che nel mio cuore è giugno» (Abba Woolson).

Questo giugno, lussureggiante, ricco di fiori e di verde, ci consente sì di passeggiare nella natura ma anche, durante i tanti temporali che si sono presentati nei giorni trascorsi, di leggere o fare altro tra le mura domestiche.

Giugno è mese estivo e i temporali pomeridiani sono tipici dell’estate. Quello che ci sta seccando non poco è la loro quotidiana interferenza nelle nostre attività all’aria aperta, siano esse nell’orto o sulla spiaggia.

Giugno sembra seguire l’andamento di maggio, almeno così sostengono i grandi centri di previsioni meteo, quando abbiamo dovuto attendere la terza decade per trovare cieli sereni ed un deciso aumento di temperature.

I dati delle tre decadi di maggio sono chiari.

Vi diamo di seguito Temperature medie in °C e Precipitazioni in mm (le variazioni sulle medie storiche sono tra parentesi).

1° decade 14,7 (+0,3), 55,1 (+33,4);

2° decade 14,5 (-1,6), 32,2 (+9,6);

3° decade 19,9 (+2,6), 1,7 (-20,9);

i dati mensili sono stati 16,5 (+0,6), 89,0 (+22,2).

Il Barometro del Serpieri

Nel complesso un maggio sopra media sia per temperature che per piovosità; sicuramente la percezione negativa del clima del mese appena trascorso è legata ad una seconda decade decisamente fredda anche rispetto alle medie storiche, che ormai richiederebbero un aggiornamento all’ultimo trentennio (cosa che prossimamente terremo in considerazione).

Con maggio si conclude il trimestre primaverile, da inquadrare in una stagione tutto sommato piacevole che ha seguito i canoni classici primaverili compresa la classica burla nevosa di marzo, che è capitata quest’anno a cavallo tra il 3 e il 4 con 6 cm caduti.

Temperature e precipitazioni sono state leggermente sopra la media: 12,7 °C (+1,25) e 265,8 mm (+49,2).

A chi ancora non fosse convinto della normalità del maggio appena trascorso e della primavera nel suo complesso suggeriamo di leggere quanto Serpieri riporta nei suoi ricchissimi archivi: «04 e 05 giugno 1871. Dicono che in questi due giorni a Foligno è nevicato, e che la neve si è alzata 35 o 40 cm. Verso questi giorni dicono pure sia nevicato a Perugia e Fabriano con altezza neve 10 cm», oppure: «31 maggio 1873. Ore 3 pomeridiane. Ha smesso di piovere. Com’è freddo! Sembra inverno. Sulla Cesana alla Parrocchia di San Marino è fatta neve. La Carpegna si è imbiancata, il Catria no». .

E ancora: «17 maggio 1874. Nella notte passata pioggia con grandinelli. Copiosa nevata in tutti i monti vicini. Neve anche in Pietralata. Era bianca stamane anche la Cesana e il Monte Soffio fino a San Cipriano incluso». Altre curiosità vi offriremo nei prossimi barometri.

(articolo uscito il 9 giugno 2016 a pagina 26 in edizione cartacea nell’edizione di Pesaro de il Resto del Carlino)