Urbino capoluogo, verso la legge

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Urbino capoluogo di provincia, c’è un passo in avanti, ma molto dipenderà dalle sorti del Governo. Come annunciato durante l’incontro “pro vescovo“ di martedì, il sindaco Maurizio Gambini ha partecipato all’assemblea dell’Unione delle province italiane, che si è riunita mercoledì a Ravenna sei anni dopo l’ultima volta, e tra gli argomenti all’ordine del giorno c’era anche la certificazione dello status di capoluogo di provincia per le città di Urbino, Forlì-Cesena e Barletta-Andria-Trani. "Abbiamo chiesto al direttore generale dell’Upi, Piero Antonelli, di preparare la bozza di una proposta di legge unica che risolva in un sol colpo la questione per tutte e tre le province, da presentare, in seguito, al ministro dell’Interno – spiega il sindaco –. A consigliarci di rivolgerci a lui è stato Claudio Sgaraglia, attuale capo dipartimento per gli Affari interni e territoriali al Ministero, che ci ha indicato il direttore generale come persona capace di scrivere un testo del genere. Durante l’assemblea, che è stata l’occasione per incontrarci tutti di nuovo dopo sei anni, insieme al presidente della nostra Provincia, Giuseppe Paolini, abbiamo avanzato la richiesta ad Antonelli, che ha accettato".

Una volta pronto, il testo dovrebbe essere inviato al ministro Luciana Lamorgese, che, con un secondo passaggio, dovrebbe sottoporlo al vaglio dei partiti nella Commissione parlamentare competente. Tuttavia, c’è un “ma“, un enorme “ma“: la crisi di Governo in corso. "Il ministro era già favorevole alla risoluzione della questione ed è stata lei, due mesi fa, a indicarci il percorso da seguire per arrivare al traguardo, dopodiché è arrivato il suggerimento di Sgaraglia. Solo che adesso, con la crisi di Governo in corso, dovremo prima capire il destino dell’Esecutivo, poi vedere cosa succederà. Speriamo per il meglio". Nicola Petricca