A Urbino Code Hunting Games, l'ultima frontiera della Caccia al tesoro

Ben 141 concorrenti in giro per la città in collegamento con un software che da un lato pilotava verso personaggi misteriosi e portatori di enigmi, dall'altro consentiva di seguire lo sviluppo della sfida come in un immenso videogame

Altro che Pokemon: a Urbino si va a caccia di QRcode

Altro che Pokemon: a Urbino si va a caccia di QRcode

Urbino, 27 agosto 2016 - Una caccia al tesoro senza precedenti ha visto impegnati 141 concorrenti venerdì sera per la prima edizione dei Code Hunting Games, svoltisi nell’ambito dell’Urbino Summer Code Fest organizzato e coordinato dal professor Alessandro Bogliolo del Corso di Informatica Applicata dell’Università di Urbino.

A lanciare le 19 squadre dai nomi più vari (Virtus Hunters, Devilcode, Cosacchi, Sleepy Hollow Heirs ma anche #caplet e #tajatel) lungo vicoli e piole della città notturna, un robot centrale che al via della gara ha pubblicato sullo schermo collocato nel Collegio Raffaello un Qrcode che ha rivelato un enigma capace di inviarli a un diverso punto della città indicato sulle mappe del loro smartphone. Una volta sul posto, le squadre hanno trovato altrettanti Qrcode con l’enigma da svelare per raggiungere la tappa successiva, oppure alcuni dei personaggi che hanno reso celebre la tradizionale Caccia al Teshorror di Urbino: una suora ansiosa di leggere con loro un breviario tra le cui pagine si nascondeva il codice, un aggressivo spadaccino che lo celava nella bisaccia, un misterioso astrologo dagli arcani vaticini, oppure una cartomante che tra gli antichi tarocchi ne nascondeva uno assai più moderno.

Il selfie delle squadre scattato a ogni tappa, oltre a lanciarli alla successiva, è stato raccolto dal robot centrale e ritrasmesso  sia sul megaschermo che sul sito assieme allo stato di avanzamento della squadra. Una diretta che ha tenuto col fiato sospeso i tifosi rimasti alla base mostrando al pubblico lo stato di avanzamento della competizione e divertendolo davanti ai selfies più fantasiosi, da quelli a fine braccio ai più professionali con bastone: ci sarebbe stato bene anche un premio di categoria. Alla fine l’ha spuntata la squadra degli “SNB Squad” che ha conquistato la chiave che apriva lo scrigno (emblematicamente un vecchio pc, come il V’ger di Star Trek) dal quale hanno estratto il premio messo in palio dagli organizzatori: un Power Bank per smartphone, assolutamente necessario alla prossima edizione.