Urbino ed entroterra, l’assalto dei turisti

Mille presenze per il Rally Adriatico e trecento per "Unincanto", l’assessore Cioppi: "In autunno una grande manifestazione sul biologico"

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Nel 29° Rally Adriatico, disputato domenica scorsa, su strada la vittoria è andata alla coppia Andreucci-Briani, che ha conquistato il secondo sigillo dell’anno nel Campionato italiano rally terra, ma fuori dall’asfalto il successo è stato di tutto l’entroterra. Sono circa mille le persone che la carovana ha portato con sé, coinvolgendo Urbino, Fermignano, Cagli e Fossombrone, saturando le strutture ricettive e mostrando ancora una volta le potenzialità del turismo destagionalizzato, quello che arriva in mesi non di "alta stagione", la più affollata. "Le persone hanno dormito tra i quattro comuni e anche a Urbania e Montecchio – spiega Federico Scaramucci, dell’Agenzia Urbino InComing, che ha coordinato l’accoglienza –. Il tema è quanto mai interessante perché tanti tour operator stranieri chiedono delle Marche, tuttavia il turismo internazionale spesso si muove con tempi differenti rispetto ai nostri, dato che, molte volte, loro hanno ferie in momenti che per noi sono di bassa stagione. Pur non avendo in regione un grande attrattore, se riuscissimo a implementare anche in mesi diversi da luglio e agosto eventi sportivi, attività legate all’ambiente, vacanze esperienziali e altro, potremmo ugualmente far arrivare molti turisti dall’estero. Quelli italiani si muovono comunque, perciò dobbiamo stimolare gli stranieri, magari proprio con iniziative fuori stagione". Alle 1000 persone al seguito del rally, si sono aggiunte le oltre 300 arrivate per Unincanto, rassegna dell’Università di Urbino, che portano il totale a 1300 già solo con due eventi, nel finesettimana: "Sono numeri rilevati e rilevanti, che dimostrano come dobbiamo credere negli eventi e offrire servizi tutto l’anno, sia ai turisti italiani, sia a quelli stranieri. Destagionalizzare serve anche per creare lavoro, perché gli operatori non possono sopravvivere con la sola alta stagione. Secondo me sarebbe pure bello se pubblico e privato ragionassero in prospettiva, come succede per esempio a Rimini, dove si sono uniti per creare un soggetto Dmc (destination management company) che organizza eventi e gestisce l’accoglienza allo stesso tempo. Dobbiamo capire cosa fanno in altri territori e prendere spunto".

Proprio la destagionalizzazione è uno degli obiettivi su cui l’assessore al Turismo, Roberto Cioppi, sta puntando, lavorando in due direzioni: "Cerchiamo di creare eventi sportivi e culturali come quelli della scorsa settimana, ma ci muoviamo anche a livello internazionale, perché qui arrivano tanti stranieri fuori stagione, e abbiamo avviato una comunicazione in tal senso tramite vari canali. Per esempio, insieme alla Camera di commercio di Nizza promuoviamo Urbino in Costa Azzurra per i mesi di bassa stagione, mentre dal Canada, dove eravamo già stati, i turisti arrivano qui addirittura a febbraio, perché abituati al freddo, e premiamo su quello. Si tratta poi di un turismo ricco, che è ciò che cerchiamo. Di recente, il Ministero del Turismo ci ha assegnato oltre 300mila euro, in quanto sito Unesco, che stiamo investendo su una grossa campagna di comunicazione incentrata sulla qualità della vita, promuovendo non solo il nostro patrimonio culturale, ma anche quello immateriale, con le possibilità, per esempio, di degustazioni enogastronomiche o attività nella natura: in essa, la destagionalizzazione ha un ruolo importante. A livello di iniziative, stiamo cercando di riportare in città grandi eventi sportivi, mentre ne avremo uno importante sul biologico, a settembre-ottobre, e le stesse mostre per le Celebrazioni federiciane sono state prorogate, perché danno continuità, che è un obiettivo da raggiungere".

Nicola Petricca