Urbino, Pesaro e Fossombrone tra i protagonisti culturali del Salone del Libro di Torino

Lo stand della Regione inaugurato dal consigliere. Micaela Vitri

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La nostra Regione e soprattutto il nostro territorio provinciale ha avuto uno spazio importante al Salone del libro di Torino. "Con emozione e orgoglio – dice il consigliere regionale Micaela Vitri – ho tagliato il nastro di apertura dello stand delle Marche alla 34ª edizione, a cui ho partecipato come presidente del Comitato esperti della nostra collana editoriale “I Quaderni del Consiglio“. Abbiamo offerto a editori e scrittori marchigiani uno spazio espositivo nella più importante vetrina d’Europa del settore, ma soprattutto avuto l’opportunità di presentare alcuni progetti per cui ho voluto che anche la nostra provincia fosse rotagonista. Così nel salotto allestito nella scenografia come un teatro, ripresa dal Rossini, ho presentato alcune significative iniziative editoriali. Tra queste in anteprima nazionale, insieme alla direttrice scientifica della Fondazione Rossini Ilaria Narici e al curatore Sergio Ragni, si è illustrato il sesto tomo dell’epistolario del grande compositore pesarese, edito dalla Fondazione. Per quel che riguarda Urbino, si è presentato un nuovo lavoro inedito della collana “Vivarte“, per cui il direttore Oliviero Gessaroli e l’autrice Maria Moranti hanno presentato “Le vicissitudini della biblioteca del Duca Federico“. A seguire Fossombrone col libro “Schiocchi di frusta“, dedicato al pittore Anselmo Bucci, presentato dall’architetto Roberto Imperato del Rotary Club Urbino, che ne ha sostenuto la pubblicazione e Laura Vanni, curatrice dell’opera fatta anche con gli allievi della Scuola del Libro. Nel salone intitolato quest’anno “Cuori selvaggi“ si è presentato il raro manoscritto quattrocentesco a forma di cuore, ancora avvolto dal mistero per le frasi censurate, custodito dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro. A parlarne è stata la direttrice Brunella Paolini. In un mondo in cui tutto scorre in fretta, lasciando solo tracce effimere sui social – conclude la Vitri – il libro rimane un punto fermo per arricchire e tramandare il nostro patrimonio culturale. Il lavoro degli autori e degli editori, oltre un centinaio nelle Marche tra piccoli e grandi, va quindi sempre più preservato e sostenuto".