Urbino Servizi ha raddoppiato i ricavi

Bilancio nettamente migliore rispetto al precedente, anche per la riduzione delle perdite. In consiglio la relazione di Giulia Volponi

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Urbino Servizi riduce le perdite e raddoppia i ricavi, ma serve cautela. Dopo l’annus horribilis del 2020, in cui diverse entrate erano state quasi azzerate a causa del covid, in primavera e inverno, nel 2021 c’è stata una ripresa per la partecipata, che lunedì ha presentato in Consiglio comunale il bilancio d’esercizio. Nonostante il miglioramento, i conti risentono ancora dell’emergenza sanitaria, come spiega la presidente Giulia Volponi: "I primi mesi dell’anno scorso sono stati completamente coinvolti nella pandemia. Anche se il 2021 è andato meglio, porta comunque i segni dell’emergenza covid. A livello di numeri, si apprezza un valore positivo di fatturato, per ricavi e vendite delle prestazioni, che passa da 2 milioni a 3,99 milioni di euro, nonostante risulti ancora una perdita, seppur più contenuta, che è di 62mila euro, rispetto ai 222mila del 2020. Si sente il miglioramento dell’estate, che ha portato i parcheggi, nostra fonte principale di entrate, a riempirsi di nuovo".

Volponi ha poi sottolineato come il 2021 sia stato un anno in cui Urbino Servizi "è andata a regime, perché in quello precedente io ero diventata presidente solo a settembre. Da gennaio abbiamo avuto il direttore Gabriele Guidi e un Consiglio di amministrazione compatto e solido che hanno permesso di portare avanti le scelte aziendali e di condurre la rinegoziazione dei mutui presentata nel 2021: è stata una trattativa difficile e avremmo voluto ridurre ancora di più i tassi d’interesse, ma intanto abbiamo ottenuto una diminuzione di 90mila euro l’anno. Inoltre, abbiamo ricevuto un contributo a fondo perequativo dallo Stato, non concesso nel 2020. Certo, ci sono dei costi fissi che non si possono abbattere, ma, dove possibile, abbiamo cercato di ridurli. Infine, nel 2021 abbiamo reso più competitiva la farmacia comunale".

Secondo il sindaco, Maurizio Gambini, i dati fotografano "una situazione positiva, anche se abbiamo ancora una perdita. Io sono comunque contento, perché c’era la possibilità di un buco importante: si tratta di 62mila euro a fronte di centinaia di migliaia di euro di mancate entrate e di costi fissi sempre uguali, cosa che dimostra che la solidità della nostra partecipata. La rinegoziazione dei mutui è stata ottima, anche grazie alla collaborazione del consigliere Lino Mechelli, e abbiamo una società ben governata. L’obiettivo principale è però dare un buon servizio ai cittadini: si può migliorare, ma sono soddisfatto del livello".

Dall’opposizione, il consigliere del Pd Davide Balducci commenta: "Fa sempre effetto dirsi contenti per un bilancio in perdita, però ovviamente ci sono delle premesse da considerare. Credo che ciò che ha effettivamente salvato i conti sia la rinegoziazione, un’operazione positiva, mentre noto che i costi di produzione sono in costante crescita". Il capogruppo Lorenzo Santi sottolinea "l’aumento delle spese per il personale pari a un terzo", fatto a cui la presidente ha risposto specificando che "la società ha preso in carico altri servizi, cosa corrisposta a una crescita del personale dipendente, ma anche a un taglio del lavoro interinale". Santi ha poi fatto notare che nel piano di sviluppo presentato qualche mese fa fosse previsto un incremento del ricavato dagli asili: "In un momento in cui i bambini diminuiscono, mi chiedo se non ci sia l’intenzione di aumentare le rette". Secondo il capogruppo di Urbino e il Montefeltro, Giorgio Londei, "la presidente, il Cda e il dirigenti hanno fatto di tutto per contenere le perdite. Resto convinto che Urbino Servizi possa avere buone prospettive. Siccome viviamo una fase in cui servono elementi che ci uniscano, il nostro giudizio è positivo".

Nicola Petricca