
Il consigliere comunale di minoranza Maria Francesca Crespini
Lo scontro tra Daniela Capponi, presidente di Urbino Servizi, e Maria Francesca Crespini, consigliere comunale di minoranza, è ben lontano dal concludersi. Dopo l’uscita su queste colonne fatta ieri da Daniela Capponi, risponde Crespini: "Pur evitando di replicare alla sterile polemica rivolta, non al mio ruolo di consigliere comunale di opposizione, ma alla mia persona, tuttavia intendo precisare che è del tutto inesatta l’affermazione di una mia inesistente responsabilità che avrebbe messo “50 famiglie a dura prova“. Proprio per il ruolo di controllo che spetta all’opposizione, in passato, d’accordo con il mio gruppo, ho dovuto segnalare all’Autorità Giudiziaria le probabili irregolarità di un concorso esperito da Urbino Servizi spa in relazione alle modalità di espletamento. La Procura della Repubblica di Urbino, nell’effettuare le indagini, ha utilizzato perquisizioni, sequestri, nonché sistemi di intercettazioni telefoniche ed ambientali sia all’interno della società, sia tra i suoi dipendenti e o amministratori: indagini che hanno portato a plurimi incriminazioni per fatti che vanno oltre l’esposto e diversi dall’oggetto dell’esposto. Dopo anni il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale locale, con varie motivazioni, ha prosciolto tutti gli imputati, tranne uno (guarda caso)! Però la Capponi non può accusarmi strumentalmente e diffamatoriamente di fatti inesistenti o di disagi che non ho mai creato. Chiederei la correzione della frase sopra riportata e le formali scuse della intervistata", conclude Crespini.
Il resto della minoranza non rimane certo a guardare e a nome dei consiglieri Scaramucci, Giovanelli, Pompilio, oltre che Crespini stessa, c’è una ulteriore presa di posizione: "Tutta l’opposizione si assume la titolarità delle critiche – dicono i consiglieri –, respinge la personalizzazione della polemica che non si addice al ruolo che la Capponi è chiamata a svolgere e chiediamo rispetto per il ruolo di controllo che i consiglieri comunali devono esercitare. Ricordiamo a Capponi che il nostro compito istituzionale è controllare l’operato della partecipata al 100% del Comune di Urbino il cui bilancio lo approva il Consiglio Comunale, pretendendo il rispetto della legalità amministrativa e contabile dal momento che gestisce solo soldi pubblici (tasse dei cittadini). Evidenziamo a tal proposito, il fatto che Urbino Servizi S.p.A. omette la pubblicazione obbligatoria dei dati su Amministrazione Trasparente come previsto dal DLgs n.33/2013. Nel merito le ricordiamo che lei ha trasferito tutte le deleghe esistenti al direttore. Certamente dovrà rispondere per la gestione della mostra Raphael Urbinas, del contributo di 50.000 euro al Giro d’Italia femminile con relativa cena di gala e in ultimo l’eventuale possibile gestione del campo da golf".