Pesaro, va a casa dell’amica poi si getta dal terrazzo

Tragedia ieri mattina in via Lanza: la donna lo ha visto aggrappato alla ringhiera, ha tentato di tirarlo su ma lui si è lasciato andare dal 5° piano. Lasciato un biglietto

Va a casa dell'amica poi si getta dalla finestra (foto Luca Toni)

Va a casa dell'amica poi si getta dalla finestra (foto Luca Toni)

Pesaro, 13 ottobre 2022 - Si è ucciso gettandosi dal quinto piano di un palazzo di via Lanza (a destra), rifiutando la mano tesa di chi cercava di salvarlo. L’uomo, sulla settantina, ex dipendente pubblico, si è presentato ieri mattina alla casa di questa amica dicendo se poteva salire per chiederle alcuni consigli. Si è accomodato, la padrona di casa gli ha preparato un the, ma ad un certo punto il 70enne ha detto di sentirsi male, di avere dolore. Ha chiesto allora di andare sul terrazzo a prendere una boccata d’aria perché si sentiva mancare. La padrona di casa, che lo aveva già visto in un atteggiamento strano, si è precipitata a chiamare al telefono la moglie dell’uomo dicendole di correre da lei perché il marito stava male. Il tempo di tornare in salotto ed ecco la tragedia.

Il 70enne aveva scavalcato la ringhiera del terrazzo ed era appeso con le gambe nel vuoto. La donna è accorsa urlando di non farlo, di resistere, di non lasciarsi andare. Gli ha teso le mani per afferrarlo e per aiutarlo a tornare nel balcone ma è stato inutile. Il 70enne ha allontanato le mani della donna e si è lasciato andare all’indietro nel vuoto. Un volo di 18 metri che non gli ha lasciato scampo.

Il corpo è finito nel cortile interno del palazzo ma le urla della padrona della casa da dove si è gettato ha attirato l’attenzione degli altri condomini che hanno poi dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza del 118 ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Gli accertamenti hanno portato i militari a scoprire a casa del 70enne una lettera di addio dove, con una grafia incerta e non facilmente comprensibile, annunciava la sua volontà di farla finita. Sembra che negli ultimi tempi soffrisse di una acuta depressiome che lo aveva reso sempre più chiuso in se stesso. La scelta di andare nella casa di un’amica di famiglia per l’ultimo atto della sua vita appare inspiegabile. E’ chiaro che l’uomo avesse già deciso di farla finita, avendo lasciato a casa una lettera di scuse per quello che stava facendo, ed è probabile che abbia voluto cercare una casa con un’altezza ragguardevole da terra per lasciarsi andare ed esser certo di trovare la morte. E così è stato.