
Elio Tacconi con le sue parenti dagli Usa: Lorenne e Gina
Mondavio (Pesrao-Urbino), 20 maggio 2025 – Va al bar a fare colazione e incontra una cugina e una nipote d’oltre oceano di cui non conosceva neppure l’esistenza. E’ una storia incredibile quella che racconta Elio Tacconi, 76enne di Mondavio. “Stavo prendendo il caffè al bar dell’hotel ristorante ‘La Palomba’, nel mio paese, quando la proprietaria mi dice: ‘Elio, guarda, qui in albergo ci sono due signore americane che cercano persone col tuo cognome”. Le donne in questione sono Lorenne e Gina Tacconi, arrivate dagli Usa per visitare par la prima volta nella loro vita il paese natale di un avo (il nonno di Lorenne e il bisnonno della figlia di lei Gina).
“Sarei felice di conoscerle”, ha detto a quel punto Elio, e di lì a poco le due donne sono scese per la colazione ed è avvenuto l’incontro. “Così, ho avuto modo di incontrarle e loro mi hanno detto: ‘siamo venute qui a Mondavio per conoscere il paese natale di nostro nonno e bisnonno’. Io ho subito chiesto: ‘chi era?’ e loro hanno risposto: ‘Quinto, un certo Quinto Tacconi’”.
“A quel punto – prosegue Elio – mi si è accesa la lampadina, perché di Quinto ho sempre sentito parlare, fin da piccolo. Ho raccontato alle due donne che mio padre Roberto e il mio nonno Davide, fratello di Quinto, parlavano spesso di lui. Di questo ragazzo che nel 1913 era partito adolescente, in nave, per raggiungere gli Stati Uniti. Un viaggio senza ritorno e senza collegamenti coi propri cari. ‘Solo qualche lettera – aggiunge Elio -, inviate principalmente ai miei nonni. Per il resto il silenzio. Ogni volta che bussavano alla porta di casa, raccontava mio padre, correvano ad aprire nella speranza che fosse Quinto. Ma lui non è mai tornato. Solo qualche lettera, specie negli anni iniziali, in cui diceva di stare bene. Poi, più niente”.
Questo fino a qualche giorno fa, quando le notizie di questo bisnonno mondaviese sono riaffiorate all’improvviso: “Ho conosciuto Lorenne e sua figlia Gina – riprende Elio – senza preavviso ed è stata un’emozione inaspettata e meravigliosa. Sono davvero felice. Siamo stati insieme e ho persino accompagnato Lorenne e Gina a vedere la casa, ormai ridotta a rudere, dove Quinto visse da bambino con la famiglia e i suoi 8 tra fratelli e sorelle. E’ stata una grande emozione – riprende il signor Elio -, e spero che Lorenne, la figlia Gina e i suoi familiari possano tornare presto qui a Mondavio, a respirare l’aria di questo angolo di Valcesano, lontanissimo dagli Usa”.