
Proteste dall’hotel Bellevue: "Rumori già intorno alle 7 del mattino e piscina inutilizzabile". Nardo Filippetti (Excelsior): "Via vai di camion, da noi i clienti non protestano: scappano".
Una signora irlandese ospite dell’hotel Bellevue, di viale Trieste lato sud, ieri mattina: "Guardi, questo è il video che ho girato dalla mia camera poco dopo le 7,15 – dice anche con toni bruschi –. Si sentono anche i rumori dei mezzi pesanti che stanno lavorando nel cantiere che è sotto la mia finestra. O mi cambiate camera o me ne vado perché questa non è una vacanza, ma un incubo". A raccontare questo ennesimo episodio è la titolare del Bellevue, Lucia Signorini. Cento metri verso nord è c’è l’Excelsior, un 5 stelle. Il titolare è Nardo Filippetti: "Di mattina passano i camion e le betoniere davanti all’albergo – dice –. Da me la clientela non protesta e non fa sceneggiate alla reception, ma prendono, fanno le valige e se ne vanno. Mi è già capitato con un paio di ospiti. Una cosa così in Romagna non è possibile e non è nemmeno tollerabile, per cui da giugno fino a settembre i cantieri si chiudono. Questi in Comune parlano tanto di turismo, di allungare la stagione, ma nella sostanza non si fa nulla. Basta dare un’occhiata di come sono ridotte le aiuole nel tratto sud del Viale. Solo un pazzo come me poteva investire in strutture alberghiere in questa città. E in Comune non chiedono nemmeno consigli...", conclude amareggiato Nardo Filippetti.
Un crescendo rossiniano è quello che arriva dai figli di un Dio minore e cioè gli albergatori della zona sud del viale. "Io ho la piscina che è a tre metri dal cantiere dell’ex Bussola. La gente non ci va – continua Lucia Signorini – e per me è un grosso danno di immagine che si andrà anche a ripercuotere nel tempo. In questo momento ho in hotel 50 irlandesi che seguono un corso di bridge. Sono due anni che vengono, ma a questo punto non so se li rivedrò il prossimo anno. Chiami il sindaco, protesti, ma è tutto uno scaricabarile e l’ultimo della filiera ti dice di chiamare i vigile urbani. La situaziuone non è bella e non va per migliorare perché di danni ne ho avuti anche molti".
Quali?
"Glielo dico subito: un gruppo che arrivava proprio adesso per i primi di giugno dalla Nuova Zelanda ha disdetto la prenotazione e ho perso qualcosa come 17-20mila euro. Noi siamo collegati ad un grosso tour operator statunitense e questa cosa ci danneggia non poco".
Avete parlato con il sindaco?
"Ci ha detto che per una ordinanza di fermo dei lavori ci vuole troppo tempo e l’unica cosa che possono fare è quella di far spostare l’inizio dei lavori dalle 7 e 15 alle 8,30", continuano la Signorini e Filippetti. Finita? No, protestano anche i bagnini che hanno il fronte proprio davanti all’ex Bussola: "Le persone si lamentano sia per arrivare in spiaggia ed anche perché ci sono anche i rumori delle macchine operatrici ed in più arriva anche la polvere", dicono.
Chiuso il cerchio? No. Cento metri più a nord, in via Nazario Sauro, l’ex condominio del Palace è sotto assedio. Perché sotto le finestre c’è il cantiere in piena operatività dell’ex hotel Sporting. Partita una lettera ai vigili urbani: "Da una parte, nei piani bassi tutti si lamentano per i rumori e dalla polvere che arriva dal cantiere e dall’altra c’è anche il problema – scrivono i condomini – dei parcheggi perché col cantiere sono diminuiti. Questa è zona a traffico limitato ma qui entrano tutti e a noi residenti facciamo gli esuli".
E sul lato nord del viale tutto.... rose e fiori. "Ma anche qui – dice Roberto Signorini dell’Imperiale Sport – io ho la piscina che è sotto una condiminio di viale Trieste che è in corso di ristrutturazione ed è un via vai di camion per non parlare dei rumori. E da parte della clientela è tutto un lamento. Ma questa è la città turistica che vogliono vendere e propagandare oppure è la città nella mani dei costruttori edili?".
m.g.