Vaccini, una task force a Pesaro

Team di medici farà prevenzione e informazione

PROTEZIONE La vaccinazione di un bambino (Newpress)

PROTEZIONE La vaccinazione di un bambino (Newpress)

Pesaro, 7 aprile 2017 - Non che partire da Pesaro, fanalino di coda in Italia (insieme a Rimini) per le coperture vaccinali in età pediatrica, la controffensiva della Regione Marche in materia di vaccini. In vista dell’avvio della campagna vaccinale regionale 2017, che andrà a recepire le linee guida del ministero, l’Area Vasta 1 di Pesaro-Urbino ha costituito una task-force di medici coordinata da una specifica unità operativa, quella di Malattie infettive e ambulatori vaccinali.

Oltre alle quattro vaccinazioni obbligatorie (contro difterite, tetano, poliomelite, epatite B) e a quelle consigliate (pneumococco, morbillo, parotite, rosolia, meningococco C nei nuovi nati, papilloma virus nelle ragazze undicenni e influenza nei soggetti dai 65 anni in su), l’equipe si occuperà del nuovo calendario vaccinale che comprende interventi per bambini e anziani con vaccini come l’anti-meningococco B, l’anti-pneumococco negli ultra 65enni, l’anti-varicella offerta all’interno della quadrivalente contro morbillo-rosolia-parotite e quella contro l’herpes.

Dal prossimo anno entreranno invece l’anti-rotavirus e l’anti-papilloma virus nei maschi undicenni, l’anti-meningococco quadrivalente e il richiamo anti-polio negli adolescenti, così come prevedono i nuovi Livelli essenziali di assistenza. «Oltre a garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni, il piano prevede anche una serie di azioni informative specifiche per singoli e gruppi – ha spiegato Massimo Agostini, direttore del servizio di Prevenzione –. Puntiamo a raggiungere le coperture di sicurezza superando le false credenze in circolazione. Dunque, l’azione di informazione e di ascolto saranno fondamentali per raggiungere questi obiettivi».

Intanto, il recente allarme sui casi di meningite sembra aver avvicinato molti genitori alle pratiche vaccinali, riducendo il gap con le medie ritenute di sicurezza. I dati 2016 dicono che a Pesaro la copertura contro polio, difterite, tetano, pertosse, epatite b, haemophilus ha raggiunto l’87,41 per cento (era dell’84 nel 2015). In crescita anche il numero di bambini che si sono sottoposti alla trivalente contro morbillo- parotite-rosolia (72,8%, era del 67 nel 2015) e al vaccino contro la varicella (31,7%). Ma a imprimere la svolta decisiva all’azione delle autorità sanitarie sarà con ogni probabilità la legge regionale, di imminente approvazione, che consentirà l’accesso ai nidi d’infanzia pubblici e privati convenzionati solo ai bambini in regola con gli obblighi vaccinali, pena una multa dai mille a 10mila euro.

La legge però è già fortemente osteggiata da una parte dell’opinione pubblica. Sono oltre duecento i genitori che, sempre a Pesaro, si sono costituiti nel Comitato «Salute e diritti» per affermare la propria libertà di scelta rispetto all’obbligo che la Regione si accinge a sancire. Appellandosi all’articolo 32 della Costituzione, sono pronti a dare battaglia per ottenere per i propri figli un calendario vaccinale personalizzato e una soluzione alternativa per l’accesso ai nidi.