Vaccini nelle aziende a Pesaro: si comincia a Vitri e Biesse

Entro questa settimana si parte con le somministrazioni. Le due aziende contano 4mila dipendenti, c’è posto anche per i parenti

Una vaccinazione all’interno di un’azienda romagnola negli scorsi giorni

Una vaccinazione all’interno di un’azienda romagnola negli scorsi giorni

Pesaro, 14 giugno 2021 - In settimana iniziano a partire le aziende della provincia con le vaccinazioni. C’è chi lo farà dentro gli stabilimenti servendosi di strutture private, mentre altre si appoggeranno gli hub ‘certificati’ dall’Asur provinciale.

La Regione, attraverso l’assessore Filippo Saltamartini ha dato disponibilità di dosi Pfizer, J&J ed anche Moderna. Anche se non c’è più la corsa come qualche mese fa "ci sono comunque aziende che hanno personale viaggiante – dice il presidente di Confindustria, Mauro Papalini – che ha bisogno del green pass per evitare problemi e quarantene. E questo ‘passaporto’ sanitario a livello di Unione Europea dovrebbe entrare in funzione a partire dal primo di luglio". Intanto ieri è stato accreditato dall’Asur l’hub vaccinale per tutti i dipendenti del gruppo Vitri "che hanno messo a disposizione i loro frigoriferi anche per mantenere a temperatura costante le dosi di vaccino. Nella giornata di oggi dovrebbero scattare le stesse procedure anche alla Biesse – continua Papalini –. In azienda, eventualmente, non solo per i dipendenti, ma anche per i loro familiari ed anche per i dipendenti delle fabbriche vicine volendo. Arriveranno per il personale che si prenota i medici e gli infermieri del Biolab che è convenzionato con noi per le vaccinazioni. Stiamo parlando di due aziende che in totale hanno circa 4mila dipendenti ed quindi sono nella sostanza un piccolo paese". «Con questo sistema e cioè quello della vaccinazioni interne – aggiunge il direttore degli industriali Andrea Baroni – si ha fra l’altro una minore dispersione di tempo. Perché se uno deve andare per esempio a Pesaro, fra tutto perde mezza giornata di lavoro, mentre con queste procedure interne in mezz’ora si fa tutto". Inizialmente con la pandemia che bussava alle spalle, un centinaio di aziende della provincia avevano dato la loro disponibilità, processo questo che ora è un po’ scemato: fra i grandi gruppi c’era anche la Cariaggi di Cagli, il gruppo di aziende guidato da Alvaro Buscarini – 600 dipendenti solo tra Centraltubi e Idrofoglia – che aveva messo a disposizione i suoi spazi aziendali; ed anche società di engeneering come quella di Federico Ferrini di Fano che ha personale che opera nell’ambito dell’ oli & gas per cui viaggia sempre per il mondo. «Il nostro sistema è molto flessibile perché i dipendenti delle aziende che hanno problemi di spostamenti o simili possono anche accreditarsi negli hub convenzionati con noi come per esempio il gruppo Kos che opera a Villa Fastiggi oppure l’ospedale di Sassocorvaro. Certamente le aziende con un grande numero di dipendenti si stanno attivando e partiranno in settimana", conclude Mauro Papalini. Naturalmente è quasi del tutto escluso come vaccino Astrazeneca anche perché la maggior parte del personale impegnato nelle industrie provinciali viaggia all’interno di una età che varia tra i 25 ed i 65 anni.