Vaccini seconda dose: stop per gli imbucati

Chi non aveva diritto al siero in questa fase, adesso rischia di non poter fare il bis. Intanto l’Ordine dei medici scrive alla Regione

Vaccini

Vaccini

Pesaro, 29 gennaio 2021 - Sui vaccini anti-Covid somministrati a non sanitari, o a parenti, il Consiglio dell’Ordine provinciale dei medici ha deciso di scrivere una lettera con cui invita la Regione a muoversi "in coerenza con il Piano nazionale vaccini dando priorità assoluta a medici e personale sanitario che, essendo a stretto contatto con i pazienti, sono a maggior rischio nella lotta pandemica". L’invito arriva dopo aver discusso la mozione presentata dal dottor Daniele Martinelli, consigliere dell’Ordine e vice presidente dell’Albo Odontoiatri, che segnalava anomalie nella strategia vaccinale. Auspicando una risposta "in linea con il clima di collaborazione emerso nell’ultimo incontro tra i presidenti degli Ordini marchigiani e l’assessore Saltamartini, l’Ordine ha chiesto di ricevere la lista dei medici odontoiatri e dei liberi professionisti che hanno aderito alla campagna vaccinale nella nostra provincia.

"E’ una informazione necessaria – spiega il presidente Paolo Maria Battistini - perché alcuni colleghi non hanno avuto conferma della propria richiesta vaccinale. Molti hanno dato l’adesione, ma non si capisce se siano nelle liste, o meno". A quanto è dato sapere le anomalie sono su più fronti. Sembra che nei primi due giorni l’inserimento nelle liste vaccinali nella piattaforma Asur fosse possibile senza specificare il profilo professionale, opzione che poi è stata resa obbligatoria. E’ bastato questo per far saltare le priorità, visto che gli appuntamenti sono andati in ordine cronologico. Dopo di che il sistema è andato in tilt per la mole di richieste ricevute e non sempre i richiedenti hanno potuto ricevere il codice dell’avvenuta registrazione. Coloro che hanno fatto il vaccino senza consegnare il Qr Code al medico vaccinatore, perché non hanno ottenuto la ricevuta o sono stati chiamati all’ultimo, hanno dovuto compilare un’autocertificazione. Tra questi quanti siano i "fuori lista" è difficile dirlo. Ma da fonti ufficiose pare che agli "imbucati" non verrà somministrata la seconda dose per evitare ulteriori polemiche. Davanti a questo scenario la segretaria provinciale Cgil Funzione Pubblica, Vania Sciumbata, invoca una revisione delle modalità con cui si decidono le tempistiche di vaccinazione, che devono tenere conto della professione e non del momento temporale in cui è arrivata la prenotazione.

"E’ importante vaccinare tutti, ma a maggior ragione i medici e chi è a contatto coi pazienti". La consigliera regionale Marta Ruggeri (Movimento5Stelle) ha detto che "serve massima trasparenza sui numeri forniti anche dall’Area Vasta 1, ma la questione non è solo pesarese". Per questo, insieme alla collega Simona Lupini, Ruggeri ha presentato un’interrogazione per sapere quali azioni la Regione "intenda adottare per garantire la massima trasparenza".