Vaccino Covid Pesaro, i numeri crollano: le prime dosi negli hub sono sempre meno

Mentre l’agenzia regionale sanitaria dà l’ordine di agevolare anche chi non è prenotato , i dati e la tendenza preoccupano

Fila all'ex Ristò

Fila all'ex Ristò

Pesaro Urbino, 17 settembre 2021 - Non si vaccina più nessuno. O quasi. Le prenotazioni delle prime dosi dei vaccini vanno a rilento, ma ora, con la prossima entrata in vigore del Green pass anche per i settori pubblici e privati, prevista per il 15 ottobre, potrebbe esserci un po’ di movimento. L’effetto certificato verde, come accaduto lo scorso 6 agosto quando è entrato a far parte delle nostre giornate tra bar, ristoranti e cinema, darà manforte a chi è ancora in dubbio se vaccinarsi o meno. Nelle ultime settimane diverse sedute di prime dosi in Area Vasta 1 sono rimaste in parte vuote. Ieri per esempio ci sono stati un centinaio di prenotati all’ex Ristò. Ma per arrivare a tali cifre sono stati richiamati anche coloro che avevano fatto la prima dose nel camper vaccinale lo scorso 6 agosto, nella ‘Notte delle candele’. Quando si arriva a toccare 200 prime dosi a Pesaro è "grasso che cola", fanno sapere.

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Anche perché in queste giornate si arriva sì e no a 300 in tutta la provincia, compresi gli hub di Fano e Urbino. Se invece le date sono riservate ai richiami si toccano le 1500 dosi giornaliere. Attualmente in tutte le Marche circa 33mila persone devono fare il richiamo, di cui il 45% sono giovani tra i 12 e i 19 anni. Per questo non è scontato che ci sia di nuovo un effetto Green pass perché ormai chi ha deciso di non vaccinarsi in passato è molto difficile che lo faccia adesso. Vista la situazione l’Agenzia regionale sanitaria ha dato l’indicazione di vaccinare chi passa, ovvero senza prenotazione ma con accesso diretto. Il tutto con "l’intento di favorire la vaccinazione agli utenti che si presentano ai centri nell’attuale fase, che evidenzia una flessione degli accessi per le prime dosi". Ma nonostante ciò le prenotazioni rimangono la via privilegiata. Sul portale per il Rossini Center ci sono posti per il 20 e il 24, mentre per l’ospedale di Muraglia per il 26 settembre. La strategia dell’Ars è fatta ad hoc per colmare quei vuoti che si creano nelle sedute, con la finalità di recuperare qualche persona ogni giorno. La spinta grossa , come poteva essere quella dei giovani prima dell’inizio della scuola, è ormai in calo.

Da lunedì 20 settembre inoltre anche nelle Marche inizieranno le somministrazioni delle dosi addizionali, quelle denominate terze, che devono essere inoculate "dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose". La priorità, per ora, verrà data a soggetti trapiantati e immunocompromessi. Quindi pazienti che hanno subito un trapianto, in attesa di farlo, con patologie oncologiche in trattamento, con immunodeficienze, dialisi e Aids. L’accesso alla dose ‘booster’, così denominata dalla circolare ministeriale, deve essere fatto ricevendo una chiamata da parte degli ospedali che hanno in carico il paziente o da punti vaccinali ospedalieri dove riceveranno la somministrazione. Per i ‘fragili’ che si trovano a casa il medico di medicina generale vaccinerà a domicilio, come già avvenuto con la prima e la seconda.