Vaccino Covid bambini, a Pesaro si fanno anche in via Nanterre

Richieste in aumento: somministrazioni ogni mercoledì pomeriggio su prenotazione a partire dal 2 febbraio. Il direttore Esposto: "Saranno i pediatri a gestire il centro: prevediamo 60 dosi per ogni seduta"

Un baby-vaccinato col diploma di coraggio

Un baby-vaccinato col diploma di coraggio

Pesaro Urbino, 20 gennaio 2022 - Il distretto sanitario di via Nanterre diventa anche centro vaccinale pediatrico anti-covid. Ogni mercoledì pomeriggio, a partire dal 2 febbraio, i bambini tra i 5 e gli 11 anni potranno partecipare alla campagna di vaccinazione contro Sars-Cov2. Per farlo dovranno prenotarsi sulla piattaforma ’Primula’ delle Poste o dal proprio pediatra. Dopodiché, accompagnati dai genitori con tanto di moduli firmati, potranno ricevere la dose. A darne notizia è la dottoressa Elisabetta Esposto, direttrice del Distretto di Pesaro dell’Area Vasta 1.

Bollettino Covid Marche: dati e contagi del 19 gennaio 2022 - Covid hospital Civitanova, Bertolaso spacca le Marche: "Lo riapro gratis"

"Ieri mattina abbiamo effettuato un sopralluogo per verificare l’idoneità degli spazi – spiega –, ma si è trattato in realtà di un pro forma, dato che quei locali sono da sempre utilizzati per tutte le altre vaccinazioni pediatriche. Poiché il mercoledì pomeriggio quegli spazi sono chiusi, abbiamo deciso di renderli disponibili per i pediatri che stanno ricevendo molte richieste da parte delle famiglie, e per questo hanno bisogno di locali adeguati, al coperto, con sale d’attesa spaziose e dove non si rischi di creare delle commistioni con gli altri bambini in attesa di una visita negli ambulatori".

Focus Zona arancione, Marche a un passo. Le regole per il cambio colore - Green pass parrucchieri ed estetisti, le nuove regole da giovedì 20 gennaio

Un’esperienza – già testata all’interno della Casa della Salute di Vallefoglia – che ha già visto l’adesione di 4 medici sui 15 totali del distretto (considerando però che altri 4 utilizzavano già la struttura di Montecchio e qualcun altro ha preferito continuare a somministare le dosi nel proprio ambulatorio). Capitanati dal dottor Bruno Arcangeli, si tratta di Eleonora Bartolucci, Mauro Mancino e Stefania Tiberi. Le famiglie potranno rivolgersi direttamente a loro, o prenotarsi in autonomia utilizzando la piattaforma di Poste Italiane: in capo a un paio di giorni il sistema dovrebbe essere operativo. "Calcoliamo – spiega Elisabetta Esposto – di viaggiare a una media di 60 prime dosi per ogni seduta vaccinale. E’ un numero importante, anche perché poi, con le seconde dosi, si arriva a 120 somministrazioni. Ed è un numero che ci consente di governare al meglio i flussi. Inoltre, quando si tratta di bambini, credo sia importante dedicare a questo momento il massimo delle attenzioni e del tempo, senza correre, anche per confrontarsi con le famiglie che per quanto siano sempre molto determinate quando scelgono di vaccinare i loro figli, devono sapere di poter trovare uno spazio di confronto e dialogo".

E’ stato anche pensato un Piano B per i tanti bambini che in questo periodo avrebbero dovuto vaccinarsi ma che sono incappati loro malgrado in un’imprevista quarantena. "Ci teniamo sempre dei margini – spiega il direttore – perché non possiamo permetterci di sprecare niente. Quindi c’è una sorta di lista di ’panchinari’ pronti a scendere in campo in caso di forfait di qualche altro bambino".

Nessun problema se la quarantena si verifica tra la prima dose e il richiamo. "E’ vero che si stabilisce che il range migliore per somministrare la seconda dose sia a 21 giorni – spiega – ma c’è comunque un margine fino al 42esimo giorno in cui si può tranquillamente effettuare il richiamo". Anche al punto vaccinale ospedaliero di Muraglia, dove finora si sono effettuate le somministrazioni per i bambini tra 5 e 11 anni, hanno dovuto far fronte alla defezioni per cause di forza maggiore. In quel caso, per poter spostare il richiamo è necessario inviare una mail a vaccinicovid@ospedalimarchenord.it allegando i giustificativi relativi allo spostamento (ad esempio la certificazione di quarantena o del pediatra di libera scelta). Spetta poi al centro vaccinale riprogrammare un diverso appuntamento per la dose di richiamo.

«Vorrei ringraziare il dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 1 – conclude la dottoressa Esposto – e soprattutto i pediatri della città, che sono sempre stati disponibili e collaborativi, anche sul discorso del tracciamento. Hanno fatto e fanno moltissimi tamponi antigenici rapidi, ed ora non si tirano indietro per le vaccinazioni". Tra l’altro, a proposito di tamponi, la direttrice Esposto sottolinea che gli appuntamenti ai Drive, per i test gratuiti di uscita in seguito all’emersione di uno o più casi positivi in classe, devono essere prenotati dalle scuole. "I posti – sottolinea – ci sono".