Vaiolo delle scimmie, quando arrivano i vaccini nelle Marche

Il ministero invia la circolare con le indicazioni per le Regioni. Liverani (Asur): "Spetterà a noi segnalare le categorie a rischio"

Pesaro, 10 agosto 2022 - Anche nelle Marche arriveranno verso la fine di agosto i vaccini contro il vaiolo delle scimmie. Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, alla luce dell ultime indicazioni giunte ieri dal Ministero. "Si tratterà di un numero limitato di dosi – sottolinea l’assessore – destinate solo a determinate categorie". Anche al dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 1, diretto dal dottor Augusto Liverani, ci si sta preparando. "Al momento i casi notificati sono davvero pochi – spiega Liverani –. In tutta l’Area Vasta 1 sono emersi finora due soli casi, e un altro per il quale sono in corso gli approfondimenti diagnostici. Il tampone è stato fatto oggi (cioè ieri) ed inviato al laboratorio di Virologia di Torrette, per cui a stretto giro dovrebbe giungere l’esito".

Vaiolo delle scimmie Emilia Romagna, al via le vaccinazioni

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Vaiolo delle scimmie, quando arrivano i vaccini nelle Marche

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Come detto i vaccini contro il Monkeypox saranno destinati a una ristretta platea di soggetti a rischio, elencati nella circolare del Ministero del 5 agosto 2022. "Considerato l’attuale scenario epidemiologico e la limitata disponibilità di dosi di vaccino – spiega Liverani –, le prime categorie ad elevato rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta al virus; persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, che rientrano nei criteri di rischio specificati nella circolare".

Come identificare i soggetti a più alto rischio? "La Regione chiede di segnalare le necessità di vaccini per personale di laboratorio con possibile esposizione o per soggetti a rischio che afferiscono ai centri HIV dei centri di Malattie infettive e ai centri per il trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili". Indicazioni che hanno già suscitato proteste nella comunità gay, che teme si crei uno stigma nei loro confronti.