"Tra le opere di Vangi che arrivano a Pesaro in donazione c’è anche l’uomo seduto nella poltrona di cristallo che per me è un capolavoro assoluto e solo quella vale una esposizione, una mostra. Un’opera fra l’altro che Vangi non ha mai voluto vendere". A parlare è Nicola Loi gallerista milanese che ha fatto le perizie della donazione fatta dal grande scultore, morto a marzo, alla città. Ed aggiunge Loi, che l’altro giorno era a Pesaro: "La maggior parte delle opere che Fano ha rifiutato andranno a Pesaro ed una parte minore a Barberino del Mugello". E Vangi ha lasciato tanto alla città perché in totale sono 67 sculture in marmo, gesso, bronzo, ottone, terracotta, alluminio, poi 2 dipinti recto e verso su resina e 53 disegni che vanno dal 1948 al 2024 e fra questi anche le opere preparatorie de "I gabbiani" scultura che è posizionata in piazzale Matteotti.
Questa grande donazione entra in possesso del Comune perché l’altro ieri tutta la giunta guidata dal sindaco Andrea Biancani ha deliberato l’accettazione delle opere di Vangi come da legato testamentario redatto dal notaio Enrico Cafiero.
"Abbiamo già dato l’incarico alla ditta che ha sempre lavorato per Giuliano Vangi ed indicata dalla famiglia – ha detto il sindaco Biancani – di andare nel suo studio di Pietrasanta per raccogliere e trasportare tutto il lascito a Pesaro. Io penso che per la fine di novembre tutte le opere saranno in città. Ma non voglio che finiscano in un deposito in attesa che venga terminato lo spazio che abbiamo dedicato a Vangi a palazzo Toschi Mosca, per cui stiamo pensando ad un luogo che renda subito fruibile al pubblico e agli amanti dell’arte questa importante donazione. Inizialmente avevo pensato – dice il sindaco – ad una esposizione all’interno di Rocca Costanza posizionando statue ed opere sotto il porticato del cortile centrale e all’interno delle 4 stanze che sono sul retro del porticato. Ma il Demanio non ha dato i permessi perché partono i lavori di ristrutturazione di quest’ala della Rocca per cui la mostra sarebbe stata incompatibile. E’ comunque mia intenzione così come di tutta la giunta che tutto il materiale venga subito esposto. Abbiamo pensato e stiamo valutando come soluzione la Pescheria, per una esposizione che spero e credo possa iniziare nei primi giorni di dicembre andando avanti per sei mesi. Poi vediamo il prossimo anno di organizzare qualcosa anche all’interno di Rocca Costanza e su questa idea ci siamo confrontati in modo molto collaborativo con il soprintendente Luigi Gallo della galleria nazionale di Urbino che diventerà il responsabile museale anche della Rocca".
Soluzione questa che farà felice sicuramente la moglie Graziella ed i due figli dello scultore. "Io ho fatto le valutazioni delle opere che sono state donate – continua Nicola Loi – ma sono valutazioni pensate non per il mercato ma per la loro destinazione e cioè un ente pubblico, com’è il Comune. Perché in questo momento la figura di Giuliano Vangi come artista è molto ricercata non solo in Italia ma in tutto il mondo per cui i valori di mercato sono ben altri".
m.g.