Variante Delta: imprenditore in rianimazione a Pesaro. E’ il primo caso in provincia

Si era vaccinato a Mosca con doppio Sputnik, che però non è riuscito a coprirlo. Ma al momento per fortuna non risultano focolai

Una fase della vaccinazione in una città russa, con dosi di Sputnik

Una fase della vaccinazione in una città russa, con dosi di Sputnik

Pesaro, 9 luglio 2021 - E’ ricoverato nel reparto di rianimazione del San Salvatore il 70enne imprenditore che abita con la moglie nella zona industriale di Gradara, a Fanano. E’ lui il primo caso certificato, come segnalano dal laboratorio di virologia di Torrette, di un vaccinato contagiato dalla variante Delta, capace dunque di superare la barriera degli anticorpi fino a provocare il ricovero del paziente in terapia intensiva.

Aggiornamento L'imprenditore è morto

Le sue condizioni sono stabili ma gravi. Il 70enne è uno dei fondatori di un’azienda che produce macchine utensili. Per molti mesi all’anno l’uomo vive soprattutto a Mosca dove la società ha una base operativa, anche perché questa azienda lavora molto con i Paesi dell’Est. E proprio a Mosca l’imprenditore 70enne, si è fatto vaccinare nei mesi scorsi con il vaccino ‘Sputnik’, lo stesso che è stato usato a San Marino e cioè lo Stato confinante con la nostra provincia.

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Nelle note ufficiali che vengono inviate a tutti i sindaci per quello che riguarda il numero dei positivi, il caso viene indicato come un contagio contratto all’estero. Insomma il gradarese è rientrato in Italia e quando gli è stato fatto il tampone è risultato positivo. Proprio per la delicatezza del caso – il primo vaccinato ridotto in gravi condizioni dalla variante Delta – non circolano molte informazioni. I test che sono stati effettuati in ospedale, subito dopo il ricovero, indicano che questo imprenditore aveva sviluppato gli anticorpi, ma evidentemente non in maniera sufficiente per evitare una seria evoluzione del contagio della variante Delta tanto da ricorrere al ricovero in ospedale.

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Si è di fronte ad un caso isolato? Sembra di sì perché dopo che l’uomo, nonostante fosse vaccinato è stato ricoverato, i reponsabili sanitari hanno effettuato una serie di tamponi proprio per accertare che non si siano formati focolai o comunque ci siano altri contagiati. Fatto questo ritenuto di estrema importanza perché vuol dire che chi è stato in contatto con questo imprenditore, dopo il suo rientro in Italia, non ha subìto conseguenze da questo involontario portatore della variante Delta, o indiana che dir si voglia. Sul territorio italiano – va detto – le autorità sanitarie nazionali, proprio per carenza di dati, non hanno mai autorizzato l’uso dello Sputnik.  

L’interrogativo che si sta ponendo è quello legato all’efficacia del vaccino prodotto in Russia e sul quale non ci sono molte informazioni scientifiche. Di persone infettate dal Covid, benché fossero vaccinate, risultano sparuti casi, nessuno con sintomi gravi. Questo il primo caso che si verifica nella nostra provincia. Nel reparto di rianimazione al San Salvatore, in questo momento, vi sono solo due ricoverati, uno è l’imprenditore in questione, l’altro caso riguarda una signora di Fermo. I sanitari sperano che ci si trovi di fronte al classico caso isolato, dettato dai grandi numeri, visto che la variante Delta risulta essere molto contagiosa e tenendo conto che ci sono molti pesaresi che lavorano a San Marino dove buona parte della popolazione residente è stata immunizzata con lo Sputnik.