MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Varotti, dopo lo strappo gli stracci. La replica di Serra: "Caduta di stile. Tanta confusione e zero coerenza"

Il presidente di Confcommercio: "Non può usare il numero e la mail? Ma di benefit ne ha avuti tanti"

Il presidente di Confcommercio: "Non può usare il numero e la mail? Ma di benefit ne ha avuti tanti"

Il presidente di Confcommercio: "Non può usare il numero e la mail? Ma di benefit ne ha avuti tanti"

Volano gli stracci. Tra Amerigo Varotti e i vertici della Confcommercio provinciale. Perché qualche giorno fa il presidente Angelo Serra e quello che è stato direttore di questa associazione per 40 anni, hanno sottoscritto un documento con il quale cessava ogni rapporto tra Confcommercio e Varotti, che continuava ad avere, pur essendo in pensione da 5 anni, la gestione di "Itinerari della bellezza". "Loro mi hanno fatto delle proposte che non ho accettato – dice Varotti – io ho fatto le mie che a loro non andavano bene. E si è chiuso il rapporto. Itinerari della bellezza? Vediamo a fine anno...".

Comunque una "damnatio memoriae" quella che si è consumata perché ad Amerigo Varotti è stata tolta la macchina aziendale, la mail personale collegata all’associazione e quindi anche il cellulare. The end. Dietro a tutto questo si è anche chiuso il ‘balcone’ che permetteva ad Amerigo Varotti di viaggiare e di muoversi in giro per la provincia, e non solo, per promuovere e partecipare alle manifestazioni legate alla sua ‘creatura’ e cioè "Itinerari della bellezza". Quanto abbia pesato tutto questo nell’arrivare ad un divorzio con le ciabatte e le pentole che che volavano, non si sa. Ma è da tempo che il problema dei conti economici sta pesando all’interno di Confcommercio tanto che non si nascondeva "che si sta ancora lavorando per rimettere in ordine i conti".

L’altro ieri Varotti saltellava come un grillo tra social e giornali, lanciando accuse. Compresa quella delle interferenze politiche. Se alludesse al fatto che il nuovo direttore di Confcommercio, Agnese Trufelli, è la compagna dell’assessore regionale Francesco Baldelli, non si sa. Ma occorre aggiungere per onestà di cronaca che la politica nelle associazioni tipo Confcommercio il becco lo ha sempre voluto mettere. Comunque sia, ancora ieri Varotti scriveva: "Penosi!!". Il giorno prima faceva balenare che questo è "il momento migliore per iniziare qualcosa di nuovo...". Creare una nuova organizzazione legata al turismo? Scendere in politica come qualcuno sussurra? Non è dato sapere.

Per il momento. Comunque alla Confcommercio tacciono tutti tranne uno: il presidente Angelo Serra che replica oggi al cannoneggiamento mediatico di Varotti: "Questo attacco a Confcommercio scrive Serra – è francamente inspiegabile, una brutta caduta di stile, ingenerosa e immotivata. Una uscita poco sobria che effettivamente ricalca la sua gestione dell’organizzazione nei suoi oltre 40 anni. Cade poi nel ridicolo (Varotti, ndr) quando afferma che non potrebbe più mantenere il suo numero di telefono e utilizzare la mail. In tutti questi anni ha usufruito di rilevanti benefit e quando finisce il rapporto di lavoro è normale che certi strumenti cessino, come accade in ogni azienda". Poi Serra entra in un particolare del divorzio: "Stupisce oltremodo la sua reazione perché Varotti nella scrittura privata ha messo nero su bianco la volontà di sperimentare in futuro altre forme di impegno in campo turistico e culturale con Confcommercio. Insomma tanta confusione da parte sua e zero coerenza". Su Itinerari della Bellezza Serra dice: "Il marchio è registrato a nome di Confcommercio. Tanto è stato fatto e tanto continueremo a fare per migliorare questo progetto. Abbiamo già contattato le Amministrazioni per un incontro durante il quale illustreremo le novità per il necessario salto di qualità. Varotti ha anche detto che non ci farà concorrenza, semplicemente perché Confcommercio non fa nulla. Potremmo limitarci ad un sorriso. Ma in questi anni Varotti per conto di chi lavorava? E il supporto, anche per l’Itinerario della Bellezza, sia economico sia come personale dipendente da chi proveniva se non da Confcommercio? Senza contare che chi ha preso il testimone di Varotti, è colei che ha collaborato con lui in questi anni, Agnese Trufelli tra l’altro da lui stesso indicata in tale ruolo". Sull’accusa riguardante la ‘troppo politica’ Serra chiude: "Siamo una organizzazione apartitica che dialoga da sempre con tutti. A noi non interessa il colore dell’interlocutore perchè per noi Politica è lavorare insieme per il bene del territorio".

m.g.