Quando i controlli funzionano: "Se non fosse stato per il nostro accesso agli atti protocollato il 28 agosto nessuno avrebbe verificato se la nuova Coop dell’Auditorium Scavolini avesse o meno le carte in regola per iniziare la propria attività lo scorso 17 luglio. E le carte in regola, almeno fino al 9 settembre, non c’erano", così i consiglieri comunali Giulia Marchionni (Pesaro Svolta) e Giovanni Corsini (Fratelli d’Italia) dopo aver esaminato la documentazione dell’amministrazione comunale.
"Abbiamo così scoperto che in data 30 agosto 2024 è stata presentata una variante – aggiungono – alle opere di completamento e modifiche interne di due unità a destinazione commerciale nel complesso del “palazzetto dello sport” e che solo in data 4 settembre il personale del servizio urbanistica ha accertato che le opere di completamento risultavano terminate e che l’immobile risultava essere utilizzato fin dallo scorso luglio senza che fosse stata presentata una nuova richiesta di agibilità, come invece previsto dalle norme, trattandosi di interventi che potevano aver avevano influito sulle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico e degli impianti installati".
"Dalla documentazione acquisita – continuano i consiglieri di opposizione – abbiamo così appreso che grazie alla nostra segnalazione l’amministrazione ha deciso di irrogare la sanzioni previste dalle norme in materia nei confronti dei titolari degli esercizi commerciali al piano terra di viale Marconi, dal momento che l’attività in oggetto risultava essere stata aperta al pubblico sin dal 17 luglio e che quindi aveva esercitato attività in assenza di agibilità per oltre un mese e mezzo".
Una carenza di agibilità che ha portato il Servizio Urbanistica comunale a firmare una sanzione per mancata comunicazione di ultimazione dei lavori alla Coop di consumo di Villa Fastiggi per 464 euro per la violazione commessa.
"Abbiamo agito nell’esclusivo interesse del cittadino – scrivono Marchionni e Corsini – che deve poter usufruire dei servizi in totale sicurezza e nell’interesse della trasparenza e della certezza del processo amministrativo. Continueremo l’analisi della copiosa documentazione ricevuta – chiosano Marchionni e Corsini– che l’amministrazione non ha mancato di fornire entro i termini previsti, consapevoli che l’atteggiamento intimidatorio del neo sindaco (il famoso "Lascia gì") nei confronti delle sacrosante richieste di trasparenza e legalità non potranno mai scalfire il mandato di consiglieri comunali". E non è affatto scontato che non ci siano nei termini della agibilità dell’edificio altre mancanze nel procedimento.