DAVIDE EUSEBI
Cronaca

Vendemmia: è record di anticipo. Uve in cantina già alla fine di luglio. Ma la qualità dei vini sarà eccellente

I vignaioli sono alle prese con i cambiamenti climatici, costretti tra i filari con temperature torride. Grande attesa per rossi, Bianchello del Metauro e per lo Chardonnay di "Barbarossa" a Candelara.

Vendemmia: è record di anticipo. Uve in cantina già alla fine di luglio. Ma la qualità dei vini sarà eccellente

I vignaioli sono alle prese con i cambiamenti climatici, costretti tra i filari con temperature torride. Grande attesa per rossi, Bianchello del Metauro e per lo Chardonnay di "Barbarossa" a Candelara.

La vendemmmia di ottobre di quando eravamo bambini è diventata la vendemmia di fine luglio, primi di agosto. Si va per vigne tra i serpenti, ma sui tralci in compenso ci sono acini che promettono una grande annata in termini di qualità. A Candelara, alla tenuta Barbarossa, la vendemmia è in anticipo di quindici o venti giorni: "Le uve sono eccellenti – dice Daniele Tontini – sane e di qualità. Lo dimostra lo Chardonnay che abbiamo raccolto già da 15 giorni, ma anche i nostri Verdicchio e Sangiovese promettono elevata qualità".

A Borgo Santa Maria Alberto Taddei dell’azienda Selvagrossa ha iniziato la raccolta "tra i dieci e i venti giorni in anticipo, con il ciliegiolo. Purtroppo le recenti piogge hanno ristorato poco i nostri cabernet franc e merlot. Il bianco solitamente lo raccogliamo a San Terenzio e invece anticipiamo alla prima di settembre. Ma le uve sono sane". La situazione sul San Bartolo è simile. Andrea Carlini: "Abbiamo cominciato dieci giorni prima, il pinot nero il 10 agosto era già pronto, come anche le basi di albanella e dei vitigni precoci. L’acquazzone ha fatto bene alla pianta. La qualità sarà buona". Nel versante del Metauro, dice Roberto Lucarelli da Cartoceto, "abbiamo battuto il record, iniziando a raccogliere il Pinot nero il 19 luglio. La qualità è molto buona, le uve sanissime e c’è una bella acidità, semmai è calata la resa per gli acini più piccoli. Serve un gran lavoro in vigna. Carla Fiorini da Barche è "in anticipo di una settimana. Le vigne più’ vecchie presentano dei grappoli ricchi di polpa e molto turgidi, piuttosto sorprendente per la lunga siccità estiva, interrotta dalle ultime piogge provvidenziali. Questo ci fa capire quanto le la vigna abbia radici capaci di andare in profondità e sia capace di adattarsi agli stress climatici. E’ una vendemmia molto positiva per quantità e qualità, con uve sanissime. Avremo vini bianchi non troppo alcolici e grandi rossi come il nostro Luigi Fiorini".

Luca Guerrieri da Piagge parla di "vendemmia difficile, con meno quantità, ma con uve sane. Sarà una grande vendemmia per i vini rossi. Il futuro sono gli invasi, anche collinari, ma le istituzioni ci aiutino a snellire le pratiche burocratiche per realizzarli. Con il clima che cambia non c’è altra scelta". Cesare Mariotti da Calcinelli: "L’annata è partita male a luglio per la siccità, ma le ultime piogge ci hanno aiutato. Siamo dieci o quindici giorni in anticipo sui tempi".