
La presentazione del progetto nuovo ospedale di Pesaro, a Muraglia
Il ministero chiedeva garanzie sulle coperture dei costi. La Regione le ha confermate con una delibera del 3 marzo scorso. Quindi ora, per il nuovo ospedale di Pesaro, si attende solo la firma fisica dell’accordo con il ministero della Salute. Ma è ormai un passaggio tecnico, che non inficierà il percorso già avviato. "Il 3 marzo scorso la giunta regionale delle Marche ha licenziato una delibera in cui ha confermato al Ministero la copertura totale anche con risorse regionali dell’attuazione della programmazione su Pesaro per l’ospedale regionale. Fondamentalmente si tratta — chiosa Francesco Baldelli, assessore regionale all’Edilizia ospedaliera — di un nulla osta in cui ci impegniamo a coprire tutti i costi".
Costi indicativi, che dovevano essere 204 milioni di euro ma sono già diventati 210, e che, verosimilmente, aumenteranno ancora. "Ma qualunque cosa accada — assicura Baldelli — noi ci impegniamo a garantire la copertura. Quindi adesso, siamo in contatto con il ministero per la firma dell’accordo. Ma l’atto vero è la delibera". Sostanzialmente il Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici del ministero, diversamente da quanto emerso nelle schermaglie politiche degli ultimi mesi, non è entrato nel merito del progetto, benché i fondi ministeriali in prima battuta fossero stati stanziati per un progetto ospedaliero ben diverso. "Al ministero preme il discorso sui costi, quindi nel momento in cui la giunta, con una delibera, garantisce la copertura, non possono esserci impedimenti di altro genere. Adesso dobbiamo semplicemente concordare con il ministero la data per la firma dell’accordo. Ma ormai il nulla osta c’è".
Intanto, parallelamente, sta procedendo l’iter per la gara relativa alle demolizioni e quella per la realizzazione dell’ospedale. "Un espediente per guadagnare tempo — dice Baldelli — e su cui abbiamo avuto l’ok dell’Anac". Una soluzione che però è stata criticata dal centrosinistra, che aveva pubblicamente chiesto di procedere per step, così da evitare "il rischio che le ruspe demoliscano “i servizi sociosanitari“ in fretta e furia — era stato il monito del Pd — senza avere certezza di quando inizieranno, invece, a costruire il nuovo ospedale". Ma l’intendimento della Regione evidentemente è un altro.
Sul caso interviene Massimiliano Nardelli, coordinatore provinciale di Noi Moderati: "Appaiono veramente stucchevoli — osserva — le considerazioni e le critiche dei dirigenti Pd sulla realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro e sui presunti ritardi nell’esecuzione delle opere compensative alla realizzazione della terza corsia autostradale. Stiamo parlando di opere che i cittadini pesaresi attendono da decenni e lavori che prevedono investimenti milionari — circa 200 milioni per il nuovo ospedale e 100 milioni per le opere compensative — che dovrebbero rallegrare sopratutto chi governa la città a prescindere dal colore politico che rappresenta".
"Avere un ospedale nuovo costruito su 70mila metri quadri, con 10 sale operatorie e 460 posti letto dovrebbe essere un vanto per i suoi amministratori. Invece ci troviamo di fronte ad esponenti Pd che per meri fini elettorali sono pronti a speculare su quella che sarà la più grande infrastruttura sanitaria mai realizzata nella Regione Marche solo perché ad averla concretamente progettata è il governo regionale di centro destra. E ai bisogni dei cittadini chi ci pensa? È dal 1969 che attendiamo il nuovo ospedale. Sono stati gettati milioni in progettazioni non andate a buon fine. Sono stati fatti dibattiti fiume su dove collocarlo. Ed ora che abbiamo sito e progetto i nostri amministratori comunali di sinistra che governano ininterrottamente e da sempre la città di Pesaro tentano di gettare dubbi su tempi, modalità, organizzazione e cercando di aizzare polemiche per sole finalità elettorali in attesa solamente delle elezioni regionali".