Vi guido alla scoperta del sorprendente Yuzu

Ovvio che io non vorrei prendermi meriti che ho però… però il cuore del mestiere del giornalista è divulgare, far conoscere. E io qui che ci sto a fare? Ho provato a dedicarmi ad altro ma non mi riesce quindi vi racconto della Yuzu. Certo, non l’ho inventato io anche perché è un frutto molto antico e originario dell’Asia centrale, nello svincolo tra Cina e Tibet, per poi fiorire nell’isola giapponese di Shikoku. E qui i lettori più attenti ricorderanno che ne ho parlato diverso tempo fa, almeno un paio di volte negli ultimi anni.

Un agrume che è entrato per direttissima (come se ci fosse stato un processo) nel catalogo dei super food, ovvero quei cibi dalle grandi proprietà. Ma non si è limitato alla sola sfera culinaria e nutrizionale: la sua polpa giallo verdognolo fluo è molto moda come colore di palette. E’ anche profumata e saporita nonché molto ricca di antiossidanti, e ovviamente di vitamina C, il che la rende ideale in tutti gli usi, dalla cosmetica all’uso esotico in ricette. Ad esempio abbinata ai lamponi è il must dei panettoni di questo 2022.

Insomma ancora non lo si indossa come abito o accessorio ma stiamo pure certi che almeno il 8 di voi che in questo momento stanno leggendo hanno avuto un rapporto con lo Yuzu nelle ultime 24 ore. Anche solo con il colore che risulta particolarmente prestante su piumini e scarpe. Se non sbaglio The Attico ha fatto una interessante mule a tacco color Yuzu. Libro della settimana? Non ho letto niente con protagonista questo buon agro-dolce personaggio ma sicuro di gran voga è tornata La Signora Harris di Paul Gallico, dopo la pellicola di Anthony Fabian. L’essenza allo Yuzu ve l’ho già segnalata questa estate però per l’inverno abbinata ad un legno di sandalo o a dell’oud (per i più audaci) è sicuramente un sì!

#FashionissimoCarlino