Via il chiosco ‘Piadamarina’, che scontro "Anche il Comune ha detto sì alla rimozione"

Barbara Magro, comandante della Capitaneria, al contrattacco: "La decisione è dell’Autorità portuale di Ancona, non la nostra. E aggiunge i dettagli dei pareri favorevoli espressi alla revoca della concessione: c’è anche quella del delegato dell’amministrazione

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La comandante della capitaneria di porto Barbara Magro interviene sul ruolo avuto nella vicenda del Piadamarina, il chiosco da rimuovere, che sta facendo discutere non poco in città. Dopo qualche battuta sulla sua permananza al comando di Pesaro – dopo l’indiscrezione del giornale –, aggiunge. "Occorre precisare che la Capitaneria ha (tra gli altri) compiti di vigilanza a tutela dei pubblici usi e per una corretta gestione del demanio marittimo e portuale. L’azione è esercitata nei prevalenti interessi dello Stato...". La comandante spiega che il porto è di seconda categoria e statale per cui accede ai finanziamenti pubblici. Quindi entrando nel caso specifico del Piadamarina aggiunge: "Il provvedimento di decadenza della concessione demaniale per l’occupazione di area portuale su cui insiste il Piadamarina, emesso dall’autorità di sistema portuale di Ancona al termine di un lungo iter istruttorio e di un procedimento discusso in seno ad una riunione deel Comitato di Gestione Portuale, organo tecnico collegiale, deriva dalla mancanza di titolo edilizio- permesso di costruire, la cui competenza al rilascio è dell’ente comunale, e conseguente doverosa constatazione della sussistenza degli estremi per la decadenza del titolo demaniale. Alla riunione del Comitato di Gestione – e qui sta la parte clamorosa della vicenda, ndr – era presente un rappreserntante del Comune di Pesaro che ha espresso parere favorevole alla revoca della concessione e quindi alla rimozione della struttura". Il sindaco Matteo Ricci cade dalle nuvole: "Non so di cosa si stia parlando la comandante. Non scarichi responsabilità a chi non ne ha. Io non so nulla".

Ma chi è il rappresentante di Pesaro? E’ Raniero De Angelis, ex ingegnere capo della Provincia il quale dice: "L’unica cosa che puoi fare in circostanze simili è prendere atto perché sei di fronte ad un verbale scritto dai tecnici". L’ufficio del demanio dell’autorità portuale di Ancona pare abbia scaricato la vicenda dicendo che non si può non prendere atto perché si potrebbe profilare una omissione di atti d’ufficio. Nel frattempo Francesco Totaro consigliere comunale della Lega, parlando della vicenda dice: "Questo è veramente scandaloso. Si accorgono dopo 16 anni, chissà come mai! – dice commentando l’articolo del Carlino –. Forse ci sarà altro sotto? Comunque bisogna trovare una soluzione, non mettere in ginocchio una attività dove quei ragazzi con tanto sacrificio hanno hanno costruito qualcosa di veramente carino per la città. Bisogna mettersi una mano sul cuore e intervenire subito. E dico che è inaccettabile che ci si accorga dopo 16 anni che la struttura è abusiva. Ma dove siamo arrivati. Questa è una vergogna". E al riguardo, ha chiesto la convocazione di una seduta della IX commissione comunale per discutere del tema.