Via la platea al teatro “Rossini“ per un grande palcoscenico. Il pubblico solo nei palchi

Il Rossini Opera Festival 2020 ha dovuto riadattare non solo il programma ma anche le location tradizionalmente destinate al festival. Niente più Vitrifrigo Arena, niente uso dell’Auditorium Pedrotti per le bon note ragioni legate all’agibilità, niente uso del Teatro Sperimentale ed una sola produzione al Teatro Rossini più l’uso di Piazza del Popolo e del Museo nazionale Rossini. Ma se il ritorno in piazza del Popolo sarà salutato dal popolo del Rof e della città come una festa, quello al Teatro Rossini sarà più complicato e destinato solo ad un numero limitato di spettatori: poco più di 200.

Per rendere possibile lo svolgimento di una produzione teatrale nel chiuso di un teatro si è pensato perciò di rendere platea e palco un tutt’uno, creando un piano unico e sollevando quindi la platea di un metro mezzo. Questo è stato possibile posizionando una pavimentazione in legno posta sopra la platea (le poltrone sottostanti sono state tutte smontate) che si congiungerà al proscenio coprendo anche la buca dell’orchestra. E il il naturale declivio del palco verso la platea è stato compensato da alcuni scalini.

In platea troveranno posto i professori d’orchestra debitamente distanziati e il podio del direttore d’orchestra. Sul palco ci saranno le scenografie de La Cambiale di matrimonio e i cantanti. Il pubblico troverà posto invece nei palchi e in loggione. Nonostante le 5 repliche e la generale, l’opera sarà vista da non più di 1.200 spettatori. Una limitazione al pubblico reale che sarà superata grazie a quello virtuale che potrà assistere via streaming all’opera nella giornata inaugurale e con proiezione su grande schermo in piazza del Popolo.

Rimane l’incognita dell’acustica. Se infatti prima il posizionamento in buca garantiva una non prevalenza della parte strumentale sul canto, ora bisognerà sperimentare (domani la prima prova), se l’orchestra prevarrà sui cantanti. Per quanto riguarda piazza del Popolo non è ancora dato sapere quali saranno gli accorgimenti acustici per i concerti in piazza. Non ci sarà la famosa conchiglia degli anni Ottanta ma chissà che cosa hanno pensato in proposito le maestranze del Rof.