Domani apre al pubblico il sito archeologico di via Vitruvio dove, a marzo di quest’anno, sono emersi i resti di un imponente edificio pubblico romano, forse la famosa Basilica di Viutruvio. La decisione è della Soprintendenza archeologica delle Marche comunicata ieri con un post su Fb. Si tratta di una apertura straordinaria, dalle 10 alle 18, con le visite che dureranno circa 20 minuti e non potranno entrare più di 5 persone alla volta. Il suggerimento della Soprintendenza è di presentarsi con scarpe chiuse e consone al luogo. Per partecipare alle visite serve la prenotazione da inviare via mail a ilaria.venanzoni@cultura.gov.it indicando se si preferisce l’orario mattutino o pomeridiano. In risposta sarà comunicata la conferma e l’orario di accesso, che è gratuito e fino ad esaurimento dei posti. Nel ruolo di guide l’archeologa Ilaria Venanzoni, la restauratrice Giulia Agostinelli e Agata Aguzzi. "L’area non è musealizzata – scrive su facebook la Soprintendenza – l’apertura ha quindi carattere straordinario e sarà necessario prestare particolare attenzione alle raccomandazioni fornite dal personale all’inizio del percorso". Per i fanesi si tratta di una straordinaria occasione per vedere di persona quanto finora emerso dagli scavi: i muri imponenti dell’edificio romano, conservati in altezza per circa 2 metri e con uno spessore di 5 piedi romani (1,50 metri), rivestiti in malta di calce e lastre di marmo. I cittadini potranno anche vedere le pavimentazioni del palazzo, che sono in marmi d’importazione, di colore verde e rosato, probabilmente cipollino verde e pavonazzetto". "L’apertura al pubblico degli scavi di via Vitruvio – commenta il sindaco Massimo Seri – è una notizia che ci rende felici. Ringraziamo la Soprintendenza delle Marche per aver concesso l’opportunità alla comunità che, finalmente, può vedere da vicino questa incredibile bellezza. Una giornata in cui conoscere e scoprire il nostro patrimonio storico e archeologico. I recenti ritrovamenti ci spingono a continuare le ricerche perché l’importanza dell’edificio pubblico è rilevante: d’altronde speriamo che possa essere veramente la Basilica di Vitruvio".
Al momento la campagna di scavi, resa possibile dal finanziamento (45mila euro) del Ministero della Cultura, è terminata ma rimane la speranza di ulteriori finanziamenti vista l’importanza dei ritrovamenti, riconosciuta anche dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ha visitato il sito in agosto.
Anna Marchetti