
La richiesta della consigliera Giulia Marchionni: "E regolamenti i cantieri"
"Che peccato, l’ennesima occasione persa: ricordate quando a febbraio scorso le associazioni di categoria, confcommercio su tutte, denunciava la mancanza di visione nella chiusura di viale Trieste? Ecco, oggi viviamo la triste realtà che già nello scorso inverno era stata prospettata: ostinarsi a far partire la pedonalizzazione già dalle prime ore del mattino non serve a nessuno, anzi, anche leggendo le testimonianze sul Carlino, è addirittura dannosa". Inizia così una nota a firma di Giulia Marchionni, consigliere comunale, che affronta uno dei punti annosi di frizione tra esercenti e amministrazione, durante l’estate.
"Come se – prosegue Marchionni – le decine di lamentele che negli anni gli operatori economici hanno fatto non siano servite a nulla: sulla cosa sulla base di cosa l’amministrazione comunale ha proseguito sulla sua strada, non ascoltando ciò che le associazioni di categoria e gli operatori avevano proposto, come ad esempio l’accesso regolamentato? Dove sono i dati che hanno hanno portato alla pedonalizzazione totale di viale Trieste fin dalla mattina? È evidente che non basti vietare il pallone in strada come ha fatto il sindaco nei giorni scorsi: è un problema culturale e di educazione della città".
"Mi spiego meglio. Se Pesaro fosse davvero una città a vocazione turistica riconosciuta, pensate che sul lungomare ci sarebbero orde di ragazzini che giocano a palla o peggio che molestano le malcapitate passanti o si lanciano in preoccupanti spedizioni punitive? La chiusura pedonale di viale Trieste non funziona: nei fatti è impossibile per un turista raggiungere il viale anche solo per pranzare in riva al mare. Se poi penso al fatto che la chiusura del viale è al momento prevista anche per l’inverno, c’è da trasalire! Per dì più, se considerassimo davvero Pesaro una città turistica, i cantieri sul lungomare durante l’estate andrebbero sospesi anziché autorizzati, come accade in tutte le città turistiche non lontane da qui".
"La convivenza tra coloro che lavorano, che vivono o semplicemente sono in vacanza è possibile dappertutto: perché non dovrebbe esserlo anche a Pesaro? Mi rivolgo al buon senso del sindaco: siamo ancora in tempo, modifichi l’ordinanza e regolamenti l’accesso così da impedire il transito delle auto solo nelle ore serali, dalle 18 in poi e regolamenti anche l’attività dei cantieri sul lungomare in estate. Ne guadagnerebbe la città, ne guadagnerebbe il turismo".