
Due guardie giurate troppo litigiose sul lavoro e la Questura gli sospende, temporaneamente, il porto d’armi. E’ il provvedimento preso...
Due guardie giurate troppo litigiose sul lavoro e la Questura gli sospende, temporaneamente, il porto d’armi. E’ il provvedimento preso nei confronti di due vigilantes troppo ‘focosi’ che, dopo essere rimasti coinvolti in episodi di liti per questioni di lavoro, si sono visti sospendere cautelativamente il titolo. Il provvedimento è stato adottato dalla polizia in quanto i due non hanno tenuto un comportamento conforme al regolamento approvato dall’autorità di pubblica sicurezza. Proseguono i controlli della polizia di Stato sul possesso di armi da fuoco nel territorio provinciale. Sono oltre 500 le armi da fuoco restituite dai proprietari o dai loro eredi nel corso dell’ultimo anno e mezzo nel territorio di competenza della Questura e ritirate dalla Divisione di Polizia Amministrativa nell’ambito delle attività di controllo sul territorio. In particolare, 502 armi comuni sono state inviate al Centro Rifornimento e Mantenimento dell’Esercito Italiano di Padova per la gestione e lo smaltimento, mentre 8 esemplari di interesse storico risalenti al 1900 saranno sottoposti a valutazione da parte degli esperti del Ministero per i Beni e le attività culturali per accertarne il valore storico-culturale.
Un numero significativo che fa comprendere quante armi circolino nel territorio di Pesaro e che, nella quasi totalità dei casi, vengono utilizzate in ambito venatorio. La polizia di Stato fa sapere che i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione alla regolare detenzione delle armi comuni da sparo da parte dei cittadini.
Chiunque possieda armi è obbligato a presentare, ogni cinque anni, un certificato medico di idoneità psicofisica che attesti l’assenza di patologie mentali o condizioni che possano limitare, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere, il non utilizzo di sostanze stupefacenti, anche occasionale e l’assenza di abuso di alcol. L’iniziativa rientra in un più ampio piano di controllo e prevenzione, con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e il rispetto della normativa vigente in materia di armi.