Pompieri sull’orlo di una crisi di nervi. Il caldo afoso arrivato con un mesi di anticipo, l’emergenza incendi, la pressione per le chiamate incessanti per la siccità straordinaria, hanno acuito la cronica carenza di organico dei vigili del fuoco di Pesaro e provincia. Leonardo Scudella, rappresentante del sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo, com’è la situazione? "Il carico di lavoro è insopportabile perché è sulle spalle di sempre meno persone. Siamo troppo pochi per intervenire ogni giorno su tre, quattro incendi e per le altre emergenze. Abbiamo segnalato questa emergenza nel 2011. Con la secessione abbiamo ceduto a Rimini 26 unità che non sono mai tornate, nemmeno quando abbiamo aperto Macerata Feltria, a cui sono state assegnate 28 unità, ma solo sulla carta, perché fisicamente non sono mai arrivate. Quella sede è alimentata da uomini tolti alle altre sedi . Prendiamo Urbino, patrimonio dell’Unesco: se dovesse succedere un incendio importante per esempio a un monumento di questa città, o a palazzo ducale, potremmo contare sul posto solo su una squadra di otto unità, quando dovremmo averne almeno undici. Alcune sere fa Urbino ha mandato suo personale a Mercatello per un incendio di bosco ed è rimasta sguarnita. Consideriamo che ogni turno ha un vigile in ferie, uno in salto turno, da otto là ne restano sei. Macerata Feltria è riempita da vigili distolti da altre caserme. ma c’è un altro problema" Quale? "Il bilancio tra mobilità e trasferimenti, cioé tra vigili in entrate e in uscita è sempre al passivo. Nell’ultima mobilità undici vigili del fuoco sono stati trasferiti e ne sono arrivati cinque sulla carta, ma in effetti quattro". A Pesaro qual è la situazione? "Identica, garantiamo una sola squadra operativa per tutto il territorio di competenza della centrale, più i rinforzi delle altre sedi. Se serve una seconda squadra locale ci dobbiamo arrangiare chiedendo aiuto ai colleghi di altre distaccamenti". In queste condizioni cosa si rischia per un parco come il San Bartolo dove è stato sventato un incendio anche pochi giorni fa? "Bella domanda. Andiamo a tre anni fa, al grande incendio del 2018. Dobbiamo sperare che l’incendio scoppi di giorno perché abbiamo il supporto aereo, di notte no perché la nostra flotta aerea al buio non vola. E solo con uomini a terra un incendio sul San Bartolo di quelle dimensioni non lo contieni" Quanti siete a Pesaro e quanti vigili del fuoco occorrerebbero? "Siamo tredici pompieri di turno ogni giorno, ma ne servirebbero diciotto ogni giorno" Qual è l’umore dei vigili? "Possiamo fare turni in più ma significa stare sempre in caserma. Abbiamo difficoltà a terminare le ferie e a gestirle. Il vigile del fuoco è una persona, ha una famiglia, amici, vorrebbe fare una vita normale e riposarsi con ferie regolari ma questo è diventato molto difficile" I pensionamenti? "Da due anni abbiamo dieci persone in pensione all’anno, non abbiamo avuto il turn over per scelte infelici e per la pandemia, siamo sotto organico di quarantaquattro unità, fate voi" Davide Eusebi