SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Villa Caprile, inizia la nuova era . Nascono convitto e palestra . E anche la scuola sarà ampliata

Al via cantieri per 6 milioni di euro. Il dirigente della Provincia, Bartoli: "Vogliamo dare alloggio a studenti che arrivano a Pesaro da fuori. Creeremo un polo con funzionalità flessibile".

Al via cantieri per 6 milioni di euro. Il dirigente della Provincia, Bartoli: "Vogliamo dare alloggio a studenti che arrivano a Pesaro da fuori. Creeremo un polo con funzionalità flessibile".

Al via cantieri per 6 milioni di euro. Il dirigente della Provincia, Bartoli: "Vogliamo dare alloggio a studenti che arrivano a Pesaro da fuori. Creeremo un polo con funzionalità flessibile".

Qualcuno tra i 20mila visitatori che hanno partecipato, questo fine settimana all’Agrishow, si sarà chiesto cosa stia per essere costruito nel declivio di Villa Caprile, lato Gabicce Mare, a valle di quella che è la cantina del l’Agrario Cecchi. Un gigantesco perimetro è stato cantierato: è stata cioé montata la rete di un cantiere pubblico da 6 milioni di euro.

"Entro fine anno – annuncia il dirigente della Provincia, Maurizio Bartoli – partiranno i lavori per la costruzione del nuovo Convitto da 4 milioni di euro dirottati dalla Regione Marche e i lavori per la costruzione della nuova palestra scolastica da 2,6 milioni di euro. Tutte risorse del Pnrr che la Provincia ha messo a terra, avendo a monte una programmazione che evoca la visione strategica di Daniele Tagliolini, già presidente della Provincia di Pesaro Urbino dal 2014 al 2018".

Sono passati sette anni...

"Nel frattempo abbiamo fatto una progettazione che ha intercettato complessivamente per Villa Caprile, 15 milioni di euro". A cosa serviranno?

"Due milioni di euro sono serviti al restauro dei tre livelli dei giardini all’italiana di Villa Caprile, intervento inaugurato solo la settimana scorsa. Altri sei milioni di euro invece verranno impiegati per l’adeguamento sismico dell’edificio storico. Un’azione fondamentale per conservare e valorizzare un patrimonio nazionale".

Quando partirà quest’ultimo cantiere?

"Invitalia, l’agenzia governativa del Ministero dell’economia e delle finanze, dovrà essere fatto il progetto esecutivo e ha già individuato la ditta che farà i lavori. Siamo in fase di firma della stipula del contratto con Invitalia. Credo che i lavori, per la messa in sicurezza, partiranno entro il 2026".

Qualcosa è rimasto nel cassetto?

"Abbiamo pronto un progetto da 3 milioni di euro per costruire un ampliamento della scuola. Appena il Ministero aprirà i bandi per l’edilizia scolastica o a farlo sarà la Regione Marche, parteciperemo. E vinceremo".

Perché siete partiti con la palestra e il Convitto?

"Per una riorganizzazione degli spazi così come richiesto dall’Agrario Cecchi: costruendo un nuovo convitto, l’attuale, oggi interno alla Villa, sarà convertito in aule per la didattica. Ci sarà quindi un ricompattamento". Ad oggi l’Agrario ha, in effetti, aule sparpagliate tra l’ex asilo Benvenuti, l’ex scuola Tonelli e in un prefabbricato di lato alla mensa...

"Una espansione che non credo possa aumentare vista la previsione di denatalità che caratterizza il prossimo futuro. L’ampliamento noi l’abbiamo previsto: quando troveremo i tre milioni che servono per concretizzarlo, sarà realizzato in modo che le aule possano essere convertibili in laboratori. Invece il Convitto risponde già ad esigenze stringenti".

Quali?

"Dare un alloggio a studenti che raggiungono Pesaro da fuori per frequentare l’Agrario e non solo. Pensiamo agli studenti che son interessati ad indirizzi non presenti sui loro territori. Già la mobilità attiva avviene, ma in generale aumenterà. Infatti più si andrà avanti e meno si avranno le risorse economiche per replicare scuole strutturate al pari di un Cecchi con il suo secolo di storia e di investimenti. E poi...".

E poi?

"Questo spiega la collocazione dei tre edifici – palestra, nuovo Convitto e futuribile ampliamento della scuola – nella stessa zona. E’ stato concepito come un polo dalla funzionalità flessibile, gestibile dalla scuola come un polo autonomo".

E’ stato complicato intervenire in un contesto storico e architettonico così prezioso?

"La Soprintendenza è stata molto presente. E’ stato un rapporto costruttivo che ci ha permesso di realizzare un campus funzionale alle attività didattiche e in armonia con il contesto".

In sintesi cosa vedremo sorgere? La palestra sembra il carapace di una tartaruga pronta ad interrarsi...

"Dovevamo inserirci rispettando la natura e il costruito: la palestra ha la forma per inserirsi dolcemente lungo il declivio. Così non sarà impattante il Convitto, 1200 metri quadrati di superficie coperta su due piani e un terzo seminterrato. Ogni camera del convitto avrà un bagno e un balcone con affaccio sul panorama". Che a Caprile, pieno San Bartolo, è mozzafiato.