Violentata al ristorante con i clienti in sala

Il drammatico racconto ieri in aula di tribunale di una donna di 47 anni, che ha denunciato botte e abusi sessuali in continuazione

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Momenti drammatici ieri mattina in tribunale a Pesaro per la testimonianza di una donna, vittima di angherie e violenza sessuale da parte dell’ex compagno. Pianti, crisi di nervi, il timore di svenire, la vista dell’uomo presente in aula che le incuteva ancora paura tanto da dover chiedere di parlare in una stanza protetta. Una donna di 47 anni, moldava, diventata compagna dal novembre 2020 al maggio 2021 di un cuoco titolare di un ristorante a Pesaro (il cui nome non viene indicato per proteggere l’identità della parte offesa) ha raccontato il suo personalissimo inferno, essendosi ritrovato con un 47enne pesarese che dopo un primo momento di rapporti rispettosi, è passato alle maniere forti imponendole rapporti sessuali a ripetizione, anche all’interno della cucina durante il servizio, "con i clienti in attesa delle pietanze". Ma anche angherie, insulti, botte, "fino a farmi ustionare dalle piastre bollenti dei forni della cucina". La donna ha raccontato nei dettagli tutto quello che avrebbe subìto dal suo ex compagno, compreso l’esser stata costretta a sopportare l’urina dell’uomo in testa. Durante queste fasi del racconto, la donna ha avuto crisi e pianti continui rendendosi conto di ciò che era stata in grado di subire. L’udienza dell’incidente probatorio, durata dalle 10 alle 13, presieduta dal gip Giacomo Gasparini con pm Giovanni Narbone, parte civile avvocato Elena Fabbri, difesa avvocato Matteo Mattioli).

L’indagine svolta dalla squadra mobile è partita l’11 novembre scorso, quando dal pronto soccorso del San Salvatore arrivò una segnalazione riguardante una donna sottoposta a medicazione per lesioni guaribili in 7 giorni. La donna rivelò di esser stata gettata a terra dall’ex compagno all’interno della cucina del ristorante e di esser svenuta. Solo al risveglio, sanguinante e dolorante, ha deciso di andare al pronto soccorso per farsi medicare mentre in precedenza, non l’aveva fatto per paura pur avendo ricevuto delle botte. A quel punto, di lì a poco, l’uomo venne arrestato e portato in cella al carcere di Villa Fastiggi dove si trova tuttora. Si è appreso, che si era reso responsabile delle stesse violenze con l’ex moglie nel 2015 (già condannato), con un’altra donna due anni dopo, il processo deve cominciare, e con la 47enne moldava.

ro.da.